Piazza Affari nervosa nelle battute finali di agosto, balzo di Unicredit grazie a buyback
Piazza Affari senza direzione oggi in attesa dei riscontri in arrivo dall’inflazione UE. Il Ftse Mib viaggia in calo dello 0,15% a 21.793 punti. Gli investitori continuano a guardare alle prossime mosse delle banche centrali con le pressioni inflattive che non accennano a placarsi in Europa.
Oggi attesi i dati sull’inflazione in Europa. L’inflazione complessiva è attesa sopra il 9%. “Con le pressioni inflazionistiche di fondo che si stanno ancora allargando e l’ultimo aumento delle materie prime energetiche, il picco di inflazione nell’area dell’euro resta ancora lontano”, argomenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Sempre dal fronte macro stanotte i PMI cinesi hanno visto un miglioramento del settore manifatturiero anche se rimane in fase di contrazione (49,4 punti ad agosto, consensus era 49,2). Il Pmi non manifatturiero (ovvero Pmi servizi) della Cina si è attestato invece in fase di espansione a 52,6 punti, oltre i 52,2 previsti dagli analisti.
Tra i titoli del Ftse Mib si segnala oggi il rally di Unicredit (+3,5% a 9,70 euro) che ha ottenuto il via libera Bce alla seconda tranche da 1 mld del piano di buyback. Questo porterà il buy-back totale del 2021 a circa 2,58 mld, se sommato alla prima tranche del buy-back del 2021 già integralmente completata. L’avvio del programma di buy-back è subordinato all’approvazione da parte degli azionisti della Società in occasione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria che si terrà il 14 settembre 2022.
Bene anche Poste (+1,49%) che, stando a indiscrezioni stampa, avrebbe ricevuto da Pago-PA il mandato per la realizzazione della piattaforma tecnologica che consentirà a breve la notifica digitale degli atti della Pubblica Amministrazione, come le multe e gli atti giudiziari.
In calo invece Saipem (-1,12% a 0,708 euro) dopo che stamattina è arrivato l’annuncio delle dimissioni dell’amministratore delegato Francesco Caio che sarà sostituito da Alessandro Puliti che manterrà anche la carica di direttore generale. “Puliti era stato nominato dg con deleghe molto ampie a seguito del profit warning di fine gennaio e della necessità di ricapitalizzazione che si era manifestata successivamente. La successione mostra un segnale di continuità nella governance aziendale post recenti eventi del 2022”, ha commentato Equita SIM.