Piazza Affari nella bufera: ENI e banche tremano, tutti titoli in caduta libera
Bagno di sangue a Piazza Affari complice il mix esplosivo dell’aggravarsi dell’emergenza coronavirus e dello shock dei prezzi del petrolio dopo la mossa dell’Arabia Saudita di innescare una guerra dei prezzi dopo il flop del vertice Opec.
Il Ftse Mib è arrivato a cedere oltre il 10% a 18.469 punti, sui minimi da fine 2018. Alle 10:22 il calo si è ridotto a -8,6% in area 19mila punti. In allargamento anche lo spread verso 220 pb con il tasso del Bund decennale tedesco che ha toccato il nuovo record storico negativo a -0,84%.
Per Piazza Affari si tratta del calo peggiore dalla Brexit.
In Italia il bilancio dei contagi da coronavirus continua a salire arrivando, secondo l’ultimo aggiornamento, a 7.375 casi totali. Nel fine settimana il governo ha emanato un nuovo decreto per contenere l’epidemia allargando la zona rossa a tutta la Lombardia e ad altre 14 province.
Forte attesa per il meeting BCE del 12 marzo; giovedì l’istituto centrale potrebbe annunciare misure straordinarie per tentare contrastare l’emergenza coronavirus.
Raffica sospensioni, banche crollano a nuovi minimi
In avvio di contrattazioni la quasi totalità dei titoli non ha fatto prezzo con le aperture alla spicciolatache hanno evidenziato cali a doppia cifra per tutte le big. Continua la difficoltà del settore bancario con Unicredit -12%, Banco BPM -14%, Intesa -7% circa.
Banco Bpm, che viaggia sui minimi storici, ha toccato un minimo intraday a 1,22 euro. MInimi di sempre anche per Unicredit a 8,195 euro.
Il FTSE Italia All-Share Banks precipita di oltre il 10% sui minimi dal 2012.
Eni crolla del 20% ai minimi dal 1996
Crollo record per Eni e gli altri titoli oil. Eni segna un calo del 20% circa poco sopra quota 8 euro, sui minimi dal lontano 1996. Molto male anche gli altri titoli oil: -27% Saipem e -21% Tenaris. In Italia il bilancio dei contagi da coronavirus continua a salire arrivando, secondo l’ultimo aggiornamento, a 7.375 casi totali. Nel fine settimana il governo ha emanato un nuovo decreto per contenere l’epidemia allargando la zona rossa a tutta la Lombardia e ad altre 14 province.
I mercati si devono confrontare oggi anche con la caduta del petrolio (WTI fino a -30% circa, adesso -22% a 32 euro) dopo il flop della riunione tra i paesi Opec e non Opec. La Russia ha detto no alla proposta di nuovi tagli alla produzione e l’Arabia Saudita ha deciso di varare sconti massicci ai prezzi di vendita ufficiali del proprio petrolio, scatenano l’avversione al rischio sui mercati. A peggiorare il quadro si è aggiunto l’annuncio dell’Arabia Saudita che, visto il mancato accordo con la Russia e altri paesi non Opec, ha deciso di varare sconti massicci ai prezzi di vendita ufficiali del proprio petrolio, al fine di rendere le proprie esportazioni più competitive.
Alcune fonti riportate da Reuters vedono Riad pronta ad aumentare la propria offerta oltre la soglia dei 10 milioni di barili. Al momento, il regno saudita produce 9,7 milioni di barili al giorno, ma ha la capacità di aumentare l’offerta fino a 12,5 milioni di barili al giorno.
Anche Enel e le altre utility coinvolte nella bufera
All’interno di una Piazza Affari sotto attacco, si segnalano i movimenti delle utility, settore tradizionalmente difensivo e tra quelli che hanno tenuto meglio in queste settimane, che però paga fortemente dazio oggi. Ha fatto prezzo dopo una iniziale sospensione Enel, il titolo di maggior peso dell’indice Ftse Mib, segnando -7% circa a 7,32 euro. Peggio fa Terna con -12%, Italgas segna oltre -7% così come Snam. Contiene i cali a -4,4% Hera.
La Borsa non si ferma
Borsa Italiana, attraverso una nota stampa, ha spiegato che l’attività non si fermerà nonostante l’ultimo decreto del governo approvato nel fine settimana per contenere il contagio da coronavirus. La società che gestisce Piazza Affari spiega di disporre di solidi presidi di continuità aziendale per garantire la sicurezza e la gestione ordinata delle proprie attività e delle operazioni di mercato e ha implementato una serie di policy per la protezione dei propri clienti e dipendenti, e per contribuire alla limitazione della diffusione del coronavirus. Il Gruppo Borsa Italiana è comunque in stretto contatto con le autorità di regolamentazione per monitorare da vicino lo sviluppo dell’epidemia.