Piazza Affari giù in attesa del giudizio di Fitch, Tenaris rimbalza insieme alle banche
Piazza Affari imbocca la via dei ribassi, insieme agli altri listini d’Europa. Sui mercati torna a prevalere la cautela in vista di un possibile peggioramento delle relazioni commerciali tra Usa e Cina e in attesa del giudizio di Fitch sull’Italia. Dopo l’avvio, a Milano l’indice Ftse Mib accelera al ribasso segnando un calo di circa mezzo punto percentuale in area 20.400 punti, avvicinandosi pericolosamente al supporto in area 20.236 punti.
Gli operatori si muovono cauti in vista di un possibile peggioramento delle relazioni commerciali tra Usa e Cina dopo che il presidente americano Donald Trump ha espresso il desiderio di annunciare all’inizio della prossima settimana i dazi doganali da 200 miliardi di dollari che intende imporre sulle importazioni cinesi. Non solo. Il fatto che l’Unione europea stia pensando di non imporre alcun dazio doganale sul comparto delle auto lascerebbe indifferente Trump. In un’intervista rilasciata a Bloomberg, Trump ha detto che l’Unione europea è quasi colpevole come la Cina nel commercio, semplicemente è più piccola. L’azzeramento dei dazi non sarebbe così sufficiente.
L’attenzione è rivolta anche all’Italia su cui pende il giudizio di Fitch, attualmente fissato a BBB con outlook stabile. Questa sera, a mercato chiuso, l’agenzia di rating statunitense annuncerà la sua revisione di giudizio sul paese alle prese con la manovra 2019 e la gestione dei conti pubblici. Si tratta della prima pagella del governo giallo-verde. Nelle ultime ore Ewald Nowotny, esponente del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, ha detto di non intravedere rischi immediati dalla situazione italiana. La giornata sarà movimentata anche da importanti indicazioni macro, a cominciare dall’inflazione, dalla disoccupazione e dal Pil tricolore. In uscita anche l’inflazione nell’intera Eurozona.
Tra i singoli titoli a Piazza Affari, in evidenza Tenaris che rimbalza dopo il capitombolo della vigilia portandosi in testa al listino prinicpale con un +1%. Segni positivi anche per le banche, con Bper che sale dello 0,50 per cento, dopo le vendite di ieri. Sul fondo del listino principale finisce Pirelli (-3,5%), che soffre della bocciatura a sell giunta questa mattina da Berenberg. Proseguono le vendite su Telecom Italia, con il titolo che scivola a quota 0,55 euro, sui minimi da circa cinque anni. Poco mossa Atlantia (-0,11%), nel giorno in cuisi riunisce il cda in parallelo con il board della controllata Autostrade per l’Italia per rispondere al governo sul ponte Morandi a Genova.