Piazza Affari fiacca non segue il resto d’Europa. Ancora vendite sulle banche, male le utility
Piazza Affari si muove sotto la parità, rimanendo indietro rispetto al resto d’Europa che invece festeggia i nuovi record di Wall Street (ieri il Nasdaq ha superato per la prima volta la soglia degli 8.000 punti). Dopo l’avvio piatto l’indice Ftse Mib accelera al ribasso segnando un -0,70% in area 20.654 punti. Da Francoforte a Parigi, le principali Borse europee mostrano moderati progressi intorno allo 0,20-0,30 per cento, guidati da Londra che si muove più tonica con un +0,60% dopo il lungo weekend festivo.
A sostenere i mercati è la notizia del nuovo accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Messico. I due paesi hanno raggiunto l’accordo sostitutivo del Nafta, che ha disciplinato finora le relazioni commerciali all’interno del Nord America. A questo punto, dovrebbero partire a breve le trattative anche con il Canada, che è rimasto finora da parte nelle discussioni. “La disponibilità al negoziato con il Messico – ha commentato Alessandro Balsotti, strategist e gestore del JCI FX Macro Fund – non fa nulla per diradare le ombre sul conflitto Washington-Pechino ma rende meno probabile una guerra commerciale cieca e brutale di Trump contro tutti”.
Tornando in Italia, la questione del debito con il possibile sforamento dei target nella manovra 2019 rimane ancora sotto osservazione in un clima sempre più teso anche sul fronte della crisi migratoria. “Subito il reddito per tutti. Il 3% si può sforare”, ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio in una intervista al Fatto Quotidiano. Intanto prosegue in Cina la visita del ministro dell’economia Giovanni Tria che, assicura nel corso di un’intervista al quotidiano cinese Guangming, non ha come obiettivo quello di cercare compratori per i titoli del debito pubblico. Secondo una recente analisi di Bloomberg, l’Italia non è in pericolo ma non è lontana dal suonare un campanello d’allarme: l’intero debito pubblico ha una maturità media di quasi 7 anni e rende il 3,05%. Sull’obbligazionario il rendimento dei titoli di Stato continua a mantenersi sui massimi da maggio. In questo clima, attenzione all’asta odierna di Ctz per 1,75 miliardi.
Guardando a Piazza Affari, in testa al listino milanese corrono i titoli della galassia Agnelli, in particolare Fca che prosegue la corsa iniziata ieri con un rialzo di oltre il 2% a 15,3 euro, insieme a Cnh ed Exor. Segno più anche per Stm. Sotto pressione invece A2A che cede oltre il 3%, scivolando tra i peggiori del listino di Milano. L’utility guarderebbe a nuove operazioni di M&A anche fuori Lombardia: “Dovranno maturare le condizioni politiche e istituzionali giuste, ma il futuro è quello”, ha detto l’amministratore delegato Valerio Camerano. Ancora vendite sulle banche in un clima di incertezza per le prossime mosse di governo: giù Ubi Banca, Unipol e Intesa con ribassi di oltre 1 punto percentuale.
Male anche Atlantia che cede l’1,12%. Il governo M5s-Lega sarebbe propenso a nazionalizzare le concessioni autostradali oggi in capo ad Autostrade per l’Italia dopo il crollo del ponte Morandi di Genova costato la vita a 43 persone. A questo riguardo, Fincantieri invece sale, incassando un +2,73% sull’eventualità che possa partecipare alla ricostruzionbe del ponte a Genova insieme a Cassa Depositi e Presiti.