Petrolio: Opec alza la sua previsione di domanda mondiale nel 2018
La domanda mondiale di petrolio sarà maggiore di quella prevista finora, viste le performance economiche migliori delle attese dei paesi sviluppati dell’Ocse nel secondo trimestre. Secondo le nuove stime dell’Opec, snocciolate oggi in occasione del rapporto mensile, la domanda mondiale di petrolio dovrebbe attestarsi a 32,42 milioni di barili al giorno nel 2018, vale a dire 220mila in più di quello pronosticato a luglio.
L’Organizzazione dei paesi esportatori di greggio si mostra ottimista per quanto riguarda la crescita economica l’anno prossimo e nota che le scorte di petrolio sono scese a giugno nei paesi sviluppati, dimostrando che l’accordo sul taglio alla produzione comincia a portare i suoi frutti. “Con il ritmo di crescita attuale e un secondo semestre che si annuncia ugualmente dinamico, c’è ancora margine di progresso”, stima l’Opec.
Tuttavia, il cartello petrolifero ha evidenziato anche una produzione superiore alle sue previsioni, a causa di maggiori livelli da parte della Libia e della Nigeria, due paesi membri ma finora esentati dall’accordo in vigore da inizio anno, ma anche da parte dell’Arabia Saudita. La produzione di petrolio da parte dell’Opec è aumentata di 173mila barili al giorno a luglio attestandosi a 32,87 milioni di barili.
Proprio a inizio di questa settimana l’Opec ha richiamato alla disciplina sui tagli alla produzione. La riunione straordinaria di due giorni ad Abu Dhabi ha segnato l’impegno ad applicare gli aggiustamenti di produzione dei paesi membri e non dell’Opec (Leggi QUI). A fine 2016 si era raggiunta una intesa per ridurre la produzione di greggio di 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo 2018, così da limitare l’offerta sui mercati mondiali e sostenere i prezzi.