Petrolio, Goldman Sachs alza il target a $95
Il gigante di Wall Street, Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le stime sul prezzo del greggio in seguito alla decisione dell’Opec+ di tagliare la produzione di petrolio di 1,66 milioni di barili al giorno, che avrà effetto da maggio fino alla fine del 2023. Ricordiamo che anche la Russia ha deciso in autonomia di ridurre la produzione di petrolio di 500.000 barili al giorno fino alla fine del 2023, secondo quanto annunciato dal ministro dell’energia russo, Alexander Novak.
L’Arabia Saudita ha anche sottolineato che “questa è una misura precauzionale mirata a sostenere la stabilità del mercato petrolifero”.
Le quotazione del greggio wti proseguono in rialzo del 5% a 79,56 dollari al barile, mentre il brent guadagna il 5,4% a 83,98 dollari.
Secondo gli analisti un eventuale ritorno al prezzo del petrolio vicino ai 100 dollari potrebbe complicare ulteriormente le decisioni sui tassi delle banche centrali.
Goldman Sachs, il commento sul taglio Opec
La banca d’affari statunitense sottolinea che l’Opec+ ha “un potere di prezzo molto significativo rispetto al passato data la sua elevata quota di mercato, l’offerta non-OPEC inelastica e la domanda inelastica”. Il taglio inaspettato è “coerente con la nuova dottrina del cartello di agire preventivamente”, perché possono farlo senza perdite significative della quota di mercato.
Questo nuovo taglio di produzione precauzionale ricorda quello dell’ottobre 2022. Tuttavia, a differenza di allora, l’impulso per la domanda globale di petrolio è al rialzo e non al ribasso, con una forte ripresa della Cina, una curva forward di Brent è backwardated e i margini di raffinazione che rimangono robusti.
Goldman Sachs alza il target price del petrolio
Dopo aver già ipotizzato che i tagli della Russia si estenderanno nel secondo semestre del 2023, Goldman Sachs ha quindi ridotto le previsioni di produzione OPEC+ alla fine del 2023 di 1,1 milioni di barili al giorno. Incorporando questa offerta OPEC+ significativamente più bassa, la leggermente più bassa domanda e il modesto rilascio francese di riserve strategiche di petrolio, ha alzato le previsioni del Brent di 5 dollari al barile a 95 dollari al barile (rispetto ai 90 precedenti) per dicembre 2023 e a 100 dollari al barile (rispetto ai 97) per dicembre 2024. Attualmente il Brent tratta poco sotto i 84 dollari al barile.