Notizie Indici e quotazioni Per l’azionario globale il 2019 inizia con i sell off. Effetto Cina dopo Pmi in contrazione

Per l’azionario globale il 2019 inizia con i sell off. Effetto Cina dopo Pmi in contrazione

2 Gennaio 2019 14:21

Il 2019 inizia male per l’azionario globale, che paga l’avversione al rischio che si abbatte sui mercati dopo la pubblicazione dell’indice Pmi manifatturiero della Cina. Il dato è scivolato sotto quota 50 (linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e fase di espansione dell’attività manifatturiera – valori al di sopra) per la prima volta in 19 mesi.

La cattiva notizia è arrivata con il sondaggio stilato da Caixin-Markit, che ha messo in evidenza un calo dell’indice, a dicembre, a 49,7 punti, rispetto ai 50,2 punti di novembre. Il trend è stato peggiore delle attese, con gli analisti di Reuters che avevano previsto un rallentamento limitato a 50,1 punti.

L’indicatore “ha mostrato che la domanda estera è rimasta debole, a causa delle frizioni commerciali tra la Cina e gli Stati Uniti, mentre la domanda interna è rallentata in modo ancora più forte”, ha commentato Zhengsheng Zhong, direttore della divisione di analisi macroeconomica presso CEBM Group, sussidiaria di Caixin. L’esperto ha aggiunto: “Sembra sempre più probabile che l’economia cinese possa far fronte a una maggiore pressione”.

La contrazione dell’attività manifatturiera, che era stata messa in evidenza già dal dato ufficiale relativo al Pmi manifatturiero reso noto dal governo di Pechino, sembra avallare i timori degli investitori su un eventuale forte rallentamento dell’economia globale.

Il dato conferma inoltre le preoccupazioni sugli effetti depressivi della guerra commerciale Usa-Cina, inaugurata con l’amministrazione Usa di Donald Trump.

Così, in una nota diffusa nella sessione odierna, Charalambos Pissouros, analista senior dei mercati presso JFD Brokers:

“I mercati hanno iniziato il 2019 mettendosi sulla difensiva, dopo che l’indice Pmi manifatturiero della Cina di caixin è scivolato in fase di contrazione per la prima volta dal maggio del 2017, rialimentando i timori sul rallentamento della seconda economia al mondo”.

Male  l’azionario asiatico, con Hong Kong che si è confermata maglia nera con una perdita del 2,77%. Vittime dei sell off anche le borse europee, in particolare Piazza Affari, che fa i conti anche con l’effetto di Carige, commissariata dalla Bce. Non si salva neanche Wall Street.