Per Bper utili semestrali a 100 mln. Operazioni Unipol Banca e Arca sosterranno prospettive 2019
Prosegue la stagione degli utili a Piazza Affari, con i bancari ancora protagonisti. Dopo i conti di Banco Bpm e quelli di Unicredit, comunicati nelle recenti sedute, ieri a ridosso della chiusura sono arrivati i conti di Bper. Nel giorno in cui il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di fusione di Unipol Banca in Bper, è arrivato anche il via libera ai risultati del primo semestre del 2019 che vedono l’utile netto del periodo attestarsi a 100,5 milioni di euro. Il dato, si legge in una nota, non è direttamente confrontabile con il risultato dello stesso periodo dello scorso anno pari a 307,9 milioni che includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito. Inoltre, sull’utile del semestre incidono gli oneri derivanti dalla svalutazione integrale della quota di competenza dell’intervento dello Schema Volontario del Fitd in Banca Carige per 13,3 milioni e dai contributi ordinario e addizionale al Fondo di Risoluzione Unico Europeo per complessivi 32,6 milioni.
Il margine di interesse è sceso a 546,2 milioni contro i 573,5 milioni di un anno fa, con la società che imputa la riduzione del margine prevalentemente agli effetti contabili Ifrs 9 e Ifrs 16, mentre le commissioni nette sono risultate pari a 387,8 milioni (-0,3% a/a). E ancora il risultato della gestione operativa (redditività operativa al netto dei costi della gestione) è stato di 304,5 milioni (476,7 milioni nello stesso periodo del 2018). Un dato, precisa una nota, che non risulta confrontabile con il primo semestre 2019 principalmente a causa degli utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito e degli effetti contabili Ifrs9 e Ifrs16 sul margine di interesse. Osservando invece i risultati del secondo trimestre 2019, la banca guidata da Vandelli ha registrato un utile netto di 52,5 milioni contro i 47,7 milioni indicati dal consensus Bloomberg.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale del gruppo “confermata la solidità”, con Cet1 ratio fully phased pari al 12,33% in crescita di 9 punti base rispetto al primo trimestre 2019 e di 38 punti base dalla fine del 2018.
Commetando i risultati semestrali, Alessandro Vandelli, a.d. di Bper, ha dichiarato: “Il Gruppo beneficerà di una significativa accelerazione del processo di de-risking in quanto, oltre alla cessione di sofferenze a UnipolReC, occorre considerare che Unipol Banca presenta una qualità del credito ai vertici del sistema con un Npe ratio lordo all’8,8%: ad evidenza, l’Npe ratio lordo consolidato, a livello pro-forma, scende all’11,8% in calo di quasi 2 punti percentuali rispetto al 13,7% di fine semestre”.
Beneficio atteso da operazioni Unipol Banca e Arca
Nel secondo semestre 2019, i ricavi di Bper “sono attesi in sostanziale tenuta sostenuti, in particolare, dalla componente commissionale relativa ai comparti dell’asset management e Bancassurance”. È quanto si legge in una nota della banca. “I costi operativi ordinari dovrebbero mostrare un trend di riduzione per effetto delle attività di efficientamento e razionalizzazione pianificate, alcune delle quali già realizzate o in corso di finalizzazione, le cui dinamiche troveranno piena applicazione nelle attività previste dal nuovo Piano industriale triennale presentato lo scorso 28 febbraio”. Il costo del credito ordinario è previsto in diminuzione nella seconda parte dell’anno.
Nel capitolo ‘prevedibile evoluzione della gestione‘ Bper scrive, infine, che “l’insieme di questi fattori, unitamente al beneficio atteso dall’acquisto delle quote di minoranze del Banco di Sardegna e dall’allargamento del perimetro del Gruppo bancario ad Unipol Banca e Arca Holding, contribuiranno a sostenere le prospettive di redditività del gruppo per l’anno in corso.
A Piazza Affari Bper non trova la strada dei rialzi: ANZI, dopo un avvio debole il titolo ha accelerato al ribasso e ora cede circa il 2% a 3,407 euro, in una giornata che vede il Ftse Mib in recupero dopo i ribassi delle ultime sedute.