Notizie Valute e materie prime Oro: venti di tempesta all’orizzonte? Ecco cosa devono sapere gli investitori sul classico bene rifugio

Oro: venti di tempesta all’orizzonte? Ecco cosa devono sapere gli investitori sul classico bene rifugio

8 Marzo 2018 11:58

Attualmente sui mercati si sta assistendo a una lunga fase rialzista delle azioni, delle obbligazioni e del mercato del credito. Una situazione simile a quella che si è verificata nell’ultimo anno della bolla delle Dotcom. E infatti alcuni esperti vedono all’orizzonte dei mercati venti di tempesta, che potrebbero scatenarsi sul finire dell’anno prossimo. In questo scenario, ecco che l’oro, considerato il bene rifugio per eccellenza, potrebbe tornare d’appeal. Ma attenzione, perché dall’analisi storica degli investimenti in oro emergono chiare differenze di performance nel corso di diversi crolli e l’andamento dell’oro e quello delle azioni aurifere può fortemente divergere.

Questa lunga fase rialzista del mercato azionario ha fatto sì che le valutazioni medie abbiano raggiunto il livello più alto dal 1900. Stando al Wall Street Journal, a gennaio i titoli growth hanno messo a segno la sovraperformance più consistente mai registrata in un lasso di tempo così ridotto. Una situazione di eccesso irrazionale che potrebbe segnalare la presenza di una bolla. “L’attuale isteria assomiglia in modo sospetto a bolle passate, che possono protrarsi per anni per poi terminare generalmente in un crollo”, è l’allarmante avvertimento di Joe Foster, gold strategist e portfolio manager di VanEck. E il riferimento è proprio alla bolla di Internet del 2000: “Un quadro del genere – ricorda l’esperto – si è visto solo nell’ultimo anno della bolla delle Dotcom”. E allo scoppio, questa volta, non mancherebbe molto. Secondo l’esperto sull’oro della casa VanEck, l’euforia sui mercati potrebbe protrarsi fino al 2019 inoltrato.

Di fronte a questo scenario, ecco che la mente dell’investitore corre al riparo, o meglio, verso il bene rifugio per eccellenza: l’oro. Ma attenzione, perché sebbene l’esperienza mostri che gli investimenti in oro soffrono durante lunghe fasi rialziste dei mercati azionari, nell’attuale fase di rialzo l’evoluzione dell’oro e dei titoli auriferi sembra seguire altre regole. Foster infatti osserva che in questa fase di isteria sui mercati, l’enorme pressione al ribasso sull’oro e sulle azioni aurifere non è così forte, anzi è diminuita, complice l’andamento del dollaro, i tassi reali e i rischi geopolitici.

Quindi cosa potrebbe succedere a oro e azioni aurifere in caso di scoppio della bolla? L’oro si collocherebbe decisamente tra i vincenti, secondo Foster, visto che in periodi di turbolenza finanziaria il metallo giallo funge da bene rifugio. Per quanto riguarda invece la performance delle azioni aurifere, si avrebbe un quadro contrastante. “Molte azioni aurifere hanno registrato ottime performance dopo lo scoppio della bolla tecnologica, mentre sono state decisamente penalizzate con la bolla immobiliare”, ricorda l’esperto, che attribuisce il risultato negativo ai fondamentali del settore di quel tempo. Ma oggi “il mercato dell’oro presenta fondamentali simili a quelli esibiti all’epoca del crollo del settore tecnologico – sottolinea – Le aziende sono tornate a migliorare l’efficienza e si avvalgono di manager validi, per cui sono ben posizionate per trarre pienamente vantaggio da un aumento del prezzo dell’oro”. Foster ritiene che, nel caso di una corsa verso i beni rifugio, la liquidità del mercato potrebbe non essere sufficiente per soddisfare la domanda degli investitori.