Notizie Notizie Mondo Oro, superati i 3.000 dollari: contesto molto favorevole, rischio prese di profitto nel breve

Oro, superati i 3.000 dollari: contesto molto favorevole, rischio prese di profitto nel breve

19 Marzo 2025 16:11

Il prezzo dell’oro ha infranto la soglia dei 3.000 dollari, segnando un nuovo massimo storico e consolidando il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza. A spingere la corsa del metallo prezioso sono le crescenti tensioni geopolitiche, le incertezze commerciali e le aspettative di taglio dei tassi da parte della FED. Le banche centrali continuano ad accumulare riserve auree, mentre gli investitori si riversano sugli ETF garantiti da oro, alimentando ulteriormente la domanda. Resta ora da capire se il rally sia destinato a proseguire o se il mercato, in ipercomprato, assisterà a prese di profitto nel breve termine. Vediamo tutto nell’analisi.

Il contesto favorevole per l’oro

In particolare, la quotazione dell’oro, superata la soglia psicologica dei 3.000 dollari, sta beneficiando di un contesto favorevole più ampio, i cui principali fattori trainanti sono le tensioni in Medio Oriente e i timori di un rallentamento dell’economia statunitense. La vera incognita è se l’oro riuscirà a mantenersi su questi livelli. Un eventuale ritracciamento potrebbe essere causato da prese di profitto o dalla sua liquidità, poiché i gestori a volte liquidano posizioni vincenti sull’oro per compensare perdite azionarie, soprattutto in periodi di alta liquidità. Questa volta, tuttavia, il rialzo sembra più solido, sostenuto da fattori strutturalmente bullish e da un aumento delle partecipazioni in ETF. Con il crescere delle preoccupazioni per una guerra commerciale e un rallentamento macroeconomico, le banche centrali stanno acquistando più oro e la domanda di ETF garantiti da oro è in forte aumento.

L’aumento continuo della domanda

Di conseguenza, secondo gli analisti di Global X, il mercato dell’oro continua a beneficiare di una combinazione di tensioni geopolitiche, incertezze commerciali e cambiamenti economici. Sul fronte della domanda, le banche centrali di tutto il mondo stanno incrementando le proprie riserve auree. La banca centrale cinese ha aumentato le proprie partecipazioni in oro per il quarto mese consecutivo, a dimostrazione della volontà di creare una riserva per far fronte alle incertezze economiche. Anche sul fronte degli investitori, gli ETF garantiti da oro hanno registrato un forte afflusso, con un aumento significativo dei flussi da parte degli investitori cinesi, favorita da una regolamentazione più permissiva che consente alle compagnie assicurative di acquistare oro.

La view degli investitori

Gli investitori si stanno riversando sull’oro soprattutto come bene rifugio. I dazi hanno inoltre alimentato timori di inflazione e di un possibile rallentamento della crescita economica, aumentando le aspettative di tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Gli operatori di mercato potrebbero ora concentrare la loro attenzione sulla riunione della Fed di oggi, in attesa delle nuove stime economiche e della conferenza stampa del presidente Jerome Powell per indicazioni sulle future mosse di politica monetaria. Secondo quando rileva UBS Global Wealth Management, sebbene il mercato sia entrato in un territorio di sovrapprezzo tecnico, si ritiene che lo stato d’animo prevalente tra gli investitori rimanga cauto, il che probabilmente sosterrà l’interesse per l’oro che rimane una copertura fondamentale per il portafoglio contro l’incertezza a breve e lungo termine.

Il punto sulle società minerarie

In questo contesto di storica impennata del prezzo dell’oro, i produttori minerari continueranno probabilmente a beneficiare del rialzo, anche se con un certo ritardo. Poiché il metallo prezioso tende a reagire più rapidamente degli operatori minerari alle notizie favorevoli, le performance di questi ultimi migliorano in un secondo momento. In generale, i prezzi delle azioni delle società minerarie d’oro mostrano una forte correlazione con l’andamento del metallo sottostante, ma tendono a presentare una volatilità maggiore, configurandosi come una sorta di leva sul prezzo dell’oro. Storicamente, i produttori minerari hanno superato la performance dell’oro stesso nei mercati rialzisti, sfruttando la leva operativa per migliorare gli utili e il valore delle azioni.