Notizie Valute e materie prime Oro, prezzi in salita e in caso di recessione globale il metallo giallo sarà sul carro dei vincitori

Oro, prezzi in salita e in caso di recessione globale il metallo giallo sarà sul carro dei vincitori

22 Luglio 2019 16:34

Siamo in piena febbre dell’oro con il prezzo del metallo giallo salito in maniera significativa ultimamente, fino a toccare giorno 25 giugno il massimo su sei anni, a $ 1.439, chiudendo poi il mese a $ 1.409.55, con un guadagno di $ 103,97 (+8%).  Ma quali sono i fattori che hanno portato a questo aumento del prezzo? Li individua Joe Foster, Portfolio Manager e Strategist di VanEck.

Oro: le ragioni alla base del recente aumento del prezzo 

Il primo concerne le continue tensioni tra Cina e Stati Uniti sugli scambi commerciali a cui si aggiungono le dichiarazioni di alcuni funzionari della U.S Federal Reserve Bank che esprimevano timori per lo stato dell’economia. Infine alla base del recente aumento del prezzo, secondo l’esperto, vi è anche un possibile taglio dei tassi con la Banca centrale europea da una parte che ha lasciato intendere probabili tagli dei tassi in assenza di miglioramenti dell’economia e i mercati si sono poi convinti che anche dall’altra, la Fed avrebbe abbassato i tassi nel secondo semestre. Se per l’oro, luglio si è aperto con un consolidamento delle posizioni guadagnate il mese prima, per il mese di agosto secondo l’esperto si attende un periodo di consolidamento attorno a quota $ 1.400, dopodiché dovrebbe iniziare a svilupparsi un nuovo trend.

I due scenari per il 2020

Quali gli scenari per il 2020? L’analista di VanEck individua due possibili scenari nei mercati. Il primo parla di un atterraggio morbido che, a detta di Foster, “sarebbe possibile se le misure di stimolo globali delle banche centrali, da più parti attese, riusciranno a impedire che la recessione del settore manifatturiero contagi l’intera economia”. “Se si evitasse la recessione, continua l’esperto, i mercati azionari reagirebbero con un rialzo, i tassi di interesse toccherebbero i minimi e il dollaro con ogni probabilità si stabilizzerebbe o si apprezzerebbe”. In un simile scenario l’oro si assesterebbe su un nuovo intervallo di prezzo, sostenuto dai rischi geopolitici e dalla domanda delle banche centrali. Un atterraggio “duro” invece, l’altro scenario, “si verificherebbe se la recessione in atto nel settore manifatturiero dovesse svilupparsi contagiando l’economia più in generale, minando così la fiducia nelle banche centrali”. “I tassi statunitensi tenderebbero probabilmente verso lo zero, o anche meno, e il mercato azionario potrebbe subire una correzione, con un’escalation dei rischi finanziari” continua l’analista secondo cui in simile scenario, è probabile che si sviluppi un trend positivo per l’oro che verrebbe considerato un investimento come bene rifugio.