Oro, perché continuerà a salire anche dopo il boom di agosto
Ad agosto, il prezzo dell’oro (XAU/USD) ha raggiunto un nuovo massimo storico, con una volatilità implicita a tre mesi che è salita oltre il 18%. La riduzione del posizionamento nel carry trade ha temporaneamente fatto scendere l’oro sotto i 2.400 dollari per oncia. Tuttavia, con l’approssimarsi di settembre, si prevede che eventi di rischio come le riunioni delle principali banche centrali e il dibattito presidenziale statunitense potrebbero spingere ulteriormente al rialzo i prezzi dell’oro. Ad analizzare il trend è un’analisi di Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di Union Bancaire Privée (UBP).
Le banche centrali aiutano l’oro
Le politiche monetarie globali, caratterizzate da un ciclo di allentamento coordinato da parte di diverse banche centrali, stanno sostenendo il metallo prezioso, riducendo il costo relativo del possesso di oro per gli investitori. Il mercato dell’oro, che si scambia a livelli solidi nonostante l’aumento dei rendimenti nominali, potrebbe beneficiare ulteriormente da un possibile indebolimento del dollaro USA, che è attualmente sopravvalutato.
Cosa succederà al dollaro
Il dollaro potrebbe indebolirsi ulteriormente in vista del ciclo di riduzione dei tassi della Fed, il che sarebbe favorevole per l’oro. Secondo i modelli, un deprezzamento dell’1% dell’US Dollar Index potrebbe tradursi in un aumento di circa 8 dollari per oncia del prezzo dell’oro.
Il fattore elezioni USA
Inoltre, l’avvicinamento della tornata elettorale negli Stati Uniti ha implicazioni per il prezzo dell’oro, con la possibilità che una presidenza Trump possa sostenere le aspettative di inflazione, favorevoli per l’oro. Tuttavia, la politica monetaria rimane il principale driver, con i tagli dei tassi previsti che potrebbero spingere il prezzo del metallo giallo ancora più in alto.
Di fatto, il principale rischio di ribasso per l’oro è rappresentato da un eventuale rinvio dei cicli di riduzione dei tassi da parte delle banche centrali, un’ipotesi che appare poco probabile alla luce delle attuali prospettive di inflazione. In sintesi, il quadro generale rimane strutturalmente rialzista per l’oro nei prossimi mesi e anni, con potenziali rischi di rialzo per le previsioni a seconda dell’entità dei tagli dei tassi a settembre.