Nuova era per Campari: Kunze-Concewitz lascia dopo 18 anni. C’è già il nome del nuovo ceo
Campari si prepara al cambio al vertice dopo l’addio dello storico ceo, Bob Kunze-Concewitz, nel 2024. Dopo 18 anni nel gruppo, Kunze-Concewitz ha deciso di ritirarsi dalla sua carica da aprile 2024. La nota ufficiale della società del beverage è arrivata poco dopo l’avvio delle contrattazioni a Piazza Affari: “Kunze-Concewitz ha informato il consiglio di amministrazione della propria decisione di ritirarsi, per coltivare le sue passioni, a partire dall’assemblea degli azionisti del 11 aprile 2024“.
Titolo va KO in Borsa: subito dopo la diffusione della notizia del cambio al vertice, il titolo Campari ha imboccatto la strada ribassita e ora cede oltre il 4% a 11,33 euro (minimo intraday a 11,14 euro).
La leadership di Bob Kunze-Concewitz: i numeri dei suoi 16 anni
Nei suoi 18 anni in azienza, Bob Kunze-Concewitz ne ha trascorsi 16 anni nei panni di amministratore delegato. Un contributo, sottolinea l’azienda, che “è stato senza pari, avendo fatto crescere l’azienda circa 3 volte in termini di vendite nette e redditività, grazie a una combinazione di crescita organica ed esterna”. Negli anni, forte è stata la spinta alle operazioni di M&A: con 27 acquisizioni dal 2007, per un investimento complessivo di 3 miliardi di euro.
Campari gli riconosce anche la costruzione di “un leadership team forte, coeso e altamente motivato, composto da top manager provenienti da aziende leader del largo consumo, con una profonda esperienza nel settore, acume strategico e forti competenze operative. Insieme, hanno definito una strategia di brand building di grande successo, focalizzata sui brand globali prioritari ad alta marginalità e sui principali marchi regionali”.
Anni in cui sono stati sviluppati marchi di successo e chiave nella categoria aperitivi, come Aperol, che ha aumentato le vendite nette 12 volte dal 2007, diventando il brand più importante del Gruppo; Campari è stato rilanciato con grande successo, ed è oggi tra i brand più apprezzati e consumati al mondo, con il cocktail Negroni. Nella categoria chiave della premium tequila, Espolòn è diventato uno dei marchi più importanti e in più rapida crescita negli Stati Uniti. Inoltre, ricorda la società, “sotto la guida di Bob, la presenza internazionale del Gruppo è cresciuta da 6 a 25 reti di distribuzione negli ultimi 16 anni, che coprono il 93% delle vendite, e da 9 a 23 impianti di produzione nel mondo“. E sempre nell’era Kunze-Concewitz, il Gruppo ha progettato e implementato con successo un modello scalabile di sistemi e processi, grazie al quale è oggi pronto a perseguire e integrare nuove opportunità di M&A. Da maggio 2007, la capitalizzazione di mercato è aumentata di oltre 6 volte fino a raggiungere oggi €13,8 miliardi, generando un valore eccezionale per gli azionisti, con un TSR (Total Shareholder Return) del 13% annualizzato.
“Guidare Campari Group è stato un onore, il percorso professionale più emozionante della mia carriera. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, di cui sono estremamente orgoglioso, ma nessuno di questi sarebbe stato possibile senza il contributo straordinario, la passione e l’impegno di tutti i Camparisti nel mondo – dichiara il ceo -. Sono grato per la fiducia e il sostegno che ho sempre ricevuto dal management team e dal cda, in particolare dal presidente. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il presidente e il board per prepararci attentamente a questo momento, come previsto dalla corporate governance della società, consentendo una transizione fluida, ordinata e graduale. Ho detto più volte che questa azienda è fatta di marchi e di persone: ora disponiamo di un portafoglio composto da alcuni dei brand più ammirati nel settore degli spirit, curato da uno straordinario gruppo di professionisti in tutto il mondo“. E precisa: “l’ottima salute dei nostri marchi e la nostra solida organizzazione mi consentono di ritirarmi per dedicarmi alla famiglia e coltivare le mie passioni. Sono molto felice di passare il testimone a Matteo, un top manager che ho reclutato personalmente e che ha già contribuito in modo significativo a Campari, grazie alle sue capacità di leadership e alla profonda esperienza nel settore degli spirit, in particolare nella fascia super premium. Sono sicuro che Matteo, un vero Camparista capace di guidare con passione team articolati e raggiungere ottimi risultati, continuerà a costruire la nostra azienda, coerentemente con la nostra visione a lungo termine, permettendo a Campari Group di continuare nel suo percorso di crescita accelerata”. Dopo il ritiro, Bob Kunze-Concewitz rimarrà nel board come membro non esecutivo.
Matteo Fantacchiotti: chi è il nuovo ceo
E c’è già il nuovo del nuovo ceo: si tratta di Matteo Fantacchiotti. La società ha spiegato nella nota odierna che “in conformità al processo di pianificazione della successione del gruppo, il consiglio di amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, ha selezionato Matteo Fantacchiotti, Managing Director Business Unit Asia-Pacific, come nuovo CEO. Per garantire un passaggio di consegne fluido, ordinato e graduale, Matteo è stato nominato Deputy CEO con effetto immediato”.
In primavera, il board proporrà alla Assemblea degli Azionisti del 11 aprile 2024 la nomina di Matteo Fantacchiotti quale nuovo Amministratore Esecutivo, che si aggiungerà agli altri due Amministratori Esecutivi Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di Fede (General Counsel e Business Development Officer). La designazione di Matteo a CEO di Campari Group sarà successivamente deliberata dal Consiglio di Amministrazione.
Fantacchiotti si è concentrato nell’area Asia Pacific. Una regione strategica che si è sviluppata con successo grazie al potenziamento della route-to-market del Gruppo in Asia, tramite l’internalizzazione della distribuzione diretta in mercati chiave come Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda e India, in combinazione con la creazione di un forte hub regionale a Singapore, nonché un focus sul portafoglio di marchi premium e ultra-premium, rivolti a high net worth individual in tutta la regione.
Dopo la laurea in Economia e Commercio, ha iniziato la sua carriera nel settore cosmetico. Ha poi trascorso più di 20 anni nel settore beverage in Nestlé Waters, Diageo, dove ha ricoperto ruoli chiave nello sviluppo della Global Luxury Division, e Carlsberg Group in varie posizioni manageriali con responsabilità crescenti che vanno dalla gestione dei mercati, alla guida di attività globali di vendite e marketing, apertura di nuove business unit e lancio di nuove attività sia nei mercati emergenti che in quelli sviluppati in tutte le geografie.
“Bob lascia Campari Group in una posizione fenomenale. Gli straordinari risultati ottenuti dal Gruppo sotto la leadership visionaria di Bob sono per me fonte di ispirazione per continuare questo viaggio, facendo leva sulla nostra comprovata strategia di crescita, in continuità con il passato, combinando una forte attività di brand building con acquisizioni finalizzate alla generazione di valore – afferma Fantacchiotti -. Campari Group è oggi un’organizzazione molto solida, costruita su infrastrutture a livello globale, marchi fortissimi e Camparisti di talento”.
“In questa transizione, pianificata da tempo, insieme al Consiglio di Amministrazione, sono lieto di vedere il passaggio del testimone a Matteo, leader con grande esperienza nel settore degli spirit, che potrà continuare il percorso intrapreso da Campari, in continuità con la nostra strategia di crescita”, conclude Luca Garavoglia, Presidente del Gruppo dal 1994 e rappresentante degli azionisti di maggioranza tramite Lagfin S.C.A., Société en Commandite par Actions.