NPL, UniCredit: partecipazione in FINO sotto il 20%. Passaggio cruciale con accordi con Generali e King Street
Target del piano Trasform 2019 confermati, in alcuni casi anche migliorati. Taglio della partecipazione in FINO al di sotto del 20%, definito “passaggio cruciale”, grazie agli accordi siglati con Generali e i fondi gestiti da King Street Capital Management.
Le notizie arrivate da UniCredit nel giorno della presentazione della strategia, a Londra, in occasione del Capital Markets Day, sono state confortanti e improntate alla fiducia. Soprattutto se si considera che tra di esse è emerso anche lo “sconto” accordato dalla Bce sui requisiti di capitale Pillar 2.
Nel comunicato, si legge anche che UniCredit ha elevato dal 20% al 30% il dividend payout previsto per l’esercizio 2019 (da distribuire nel 2020). Inoltre, nel periodo successivo al 2019 “l’obiettivo annuale di Cet1 ratio rimarrà al di sopra del 12,5% e il dividend payout aumenterà dal 30% fino al 50% non appena confermati i prossimi impatti regolamentari”.
I target che erano stati fissati per i crediti deteriorati lordi sono stati anche migliorati. Lo stock è atteso in calo di altri 4 miliardi a 40,3 miliardi (rispetto ai 77,8 miliardi del 2015).
Migliorato anche il target dei crediti deteriorati netti, a quota 17,7 miliardi al 2019, rispetto ai 38,3 miliardi del 2015.
Il progresso più veloce delle attese nella operazione di pulizia di bilancio si è tradotto in un miglioramento, anche, del tasso di incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti, che è atteso scendere dal 10,6% dei primi nove mesi del 2017 al 7,8%, rispetto al 16% del 2015.
Così Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, ha commentato la situazione in cui versa la banca:
“Il piano Transform 2019 di UniCredit è pienamente in linea con le attese e sta generando i primi risultati positivi supportati da dinamiche commerciali rinnovate in tutto il Gruppo. Confermiamo tutti i nostri obiettivi chiave iniziali, in particolare l’obiettivo di un RoTE maggiore del 9 per cento, con un ulteriore miglioramento del nostro profilo di rischio e la riduzione del target dei crediti deteriorati lordi di Gruppo di ulteriori 4,0 miliardi”.
Riguardo allo sconto concesso dalla Bce sul Pillar 2, il numero uno della banca italiana ha parlato di “un chiaro riconoscimento (da parte di Francoforte) dei progressi realizzati nel nostro piano”, che permetteranno di “raggiungere un margine di oltre 250 punti base rispetto al livello di CET1 MDA dopo il 2019”.
“Transform 2019 – ha tenuto a precisare Mustier – costituisce la base di una strategia di lungo termine, che guarda al futuro per cogliere opportunità e trarre vantaggio dal cambiamento nel panorama bancario e nel comportamento dei clienti. Grazie all’impegno di tutti i colleghi in UniCredit, siamo convinti di raggiungere i nostri obiettivi di Transform 2019, contribuendo insieme a rendere UniCredit una banca paneuropea vincente”.