Non solo Uber: nel 2019 anche Pinterest sbarca in Borsa. Ipo attesa entro aprile
A inizio dicembre Uber ha presentato segretamente la documentazione per l’Ipo alla Sec, la Consob americana mmissione americana di vigilanza non svelando però altri dettagli. Ma nel 2019 non ci sarà solo Uber visto che potrebbe sbarcare in borsa anche Pinterest, il social network di foto, disegni e immagini, guidato da Ben Silberman. Secondo il Wall Street Journal l’Ipo dovrebbe arrivare entro il prossimo aprile e la società starebbe trattando con varie banche d’affari. La valutazione si aggira sui 12,3miliardi di dollari.
Il successo di Pinterest
Di quotazione in borsa se ne è iniziato a parlare già quest’estate quando Pinterest si è avvicinata ad $ 1 miliardo di dollari di entrate pubblicitarie. Il successo del social è dovuto agli annunci per dispositivi mobili, che hanno reso il sito luogo privilegiato dai grandi marchi di moda e di bellezza per mettersi in contatto con i 200 milioni di utenti attivi mensili. Pinterest piace perché gli utenti possono “appuntare” gli articoli che preferiscono di modo che amici e follower possano visualizzare elenchi dettagliati di ricette, articoli di abbigliamento, articoli per la casa e luoghi di viaggio. Tutto ciò fornisce dati preziosi e mirati sugli interessi dei consumatori e sulla loro intenzione di acquistare. “Le persone puntano letteralmente ciò a cui sono interessati”, ha detto alla Cnbc Shane Ankeney, presidente di Havas Media Group North America, una delle più grandi agenzie pubblicitarie. “Nessuna piattaforma sfrutta il matrimonio di ricerca sociale come Pinterest”, ha sottolineato Billy Boulia, vice presidente di Digitas. “Negli ultimi 12 mesi, Pinterest ha davvero trovato la propria nicchia che riguarda il modo in cui le persone utilizzano la piattaforma e il modo in cui gli inserzionisti visualizzano la piattaforma stessa”, continua Kerry Perse, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria OMD Create. Secondo eMarketer sarà molto arduo interrompere il duopolio della pubblicità digitale di Google e Facebook che controllano il 57% della spesa pubblicitaria digitale negli Stati Uniti e nessuno è stato in grado di farlo finora. Ma Pinterest è riuscita a farsi spazio e trovare il suo posto e con l’Ipo del prossimo ano conferma la sua storia di successo.