Non solo rischio Italia, Trump torna a tuonare contro Fed. Balzo tassi Treasury preoccupa i mercati
Mentre in Italia continuano a rimanere alte le tensioni sui BTP, con spread tornato sopra 300 pb, in generale l’intonazione dei mercati si conferma debole con Wall Street che continua la fase di riflessione dettata soprattutto dal rischio tassi.
Il Treasury decennale si conferma sui massimi degli ultimi sette anni e mezzo a sopra il 3,20% e ieri è tornato a farsi sentire il presidente Donald Trump, che già in passato aveva criticato le mosse eccessivamente da “falco” della Federal Reserve. “Non mi piace quello che sta facendo, non penso ci sia bisogno di andare così veloci sui tassi. Non abbiamo un problema di inflazione”, ha asserito il presidente Usa.
Parole che non sorprendono. “Ieri Trump ha portato avanti alcuni dei suoi cavalli di battaglia, ovvero le lamentele sull’eccessivo prezzo del petrolio e sul fatto che la Fed stia alzando troppo rapidamente i tassi di interesse”, rimarca MPS Capital Services. Di contro sul fronte Brexit giungono segnali positivi dopo le ultime indiscrezioni secondo cui ci sarebbe un punto di accordo tra UE e UK sulla questione dei confini irlandesi.
Tornando invece all’Italia, cresce l’attesa per il test asta Bot, prima asta del mese di ottobre, che sarà seguita domani da quella di Btp a medio-lungo termine.
Ftse Mib ancora alle prese con quota 20mila
L’indice Ftse Mib questa mattina è tornato sotto la soglia dei 20mila punti con umore ancora ballerino a causa dell’andamento erratico dello spread, tornato sopra la soglia dei 300 pb. Ieri il DEF ha incassato le critiche della Corte dei conti e di Bankitalia. Inoltre si è espresso anche ufficio parlamentare di bilancio (Upb) che ha definito ‘troppo ottimistiche’ le previsioni contenute nella nota di aggiornamento al Def. Attese per le parole del ministro dell’economia, Giovanni Tria, che, in una nuova audizione attesa in mattinata, potrebbe rendere nota la volontà di recepire le indicazioni dell’Upb oppure decidere di snobbarle.
Questa mattina Matteo Salvini ha fatto capire che il governo non intende modificare la manovra. Il vice premier conferma la posizione del governo dopo i dubbi insinuatisi ieri con spread ai nuovi massimi e il ministro Savona che ha accennato alla possibilità di un cambio di rotta della manovra se lo spread salirà ancora. “La manovra non cambia. Sono venuto in questo studio per anni dicendo che avrei cambiato la Legge Fornero, ora solo perché a qualcuno non va bene dovrei tirarmi indietro?”, si legge sul profilo Twitter di Salvini che riprende quanto detto dal leader leghista nel suo intervento alla trasmissione Agorà su Rai3.