Non solo Banco-Ubi, in fila per mega-fusione anche Bper e Mps
Non solo UBI e Banco. Sul mercato si scalda la voglia di M&A tra i top player bancari. L’unione tra il terzo e quarto gruppo bancario italiano porterebbe alla creazione di un player bancario con una potenza di fuoco invidiabile nelle maggiori regioni del Nord (Piemonte, Lombardia e Veneto). Tra le indiscrezioni circolate in passato c’è anche quella di un mega-deal che coinvolga anche altre realtà quali Bper e Mps. La prima, che vede Unipol azionista di riferimento, è alla finestra per nuovi deal dopo l’operazione Unipol Banca. Mentre su Mps c’è il Tesoro al lavoro presentare un piano di dismissione della quota di controllo entro fine anno (e da attuare entro fine 2021). In borsa Banco BPM che al momento segna +1,65%, +0,78% invece UBI mentre MPS segna una perdita dell’1,57%.
Cosa pensano gli analisti?
Un report datato 27 settembre di Morgan Stanley ha sottolineato che una combinazione tra i due istituti può condurre a migliori sinergie sul fronte del risparmio dei costi, dando vita al secondo gruppo italiano sotto il profilo dei prestiti. Ma al tempo stesso, continuano dalla banca d’affari, si renderebbe necessario un taglio del 30% delle spese e un aumento di capitale da 1,5-2 miliardo di euro. Esprimono perplessità gli analisti di Equita. “Continuiamo a ritenere che opzioni di M&A per Banco BPM al momento trovino un ostacolo difficilmente superabile nella governance che peraltro ad aprile deve rinnovare il board”. “Inoltre – continuano gli analisti – non è certo l’atteggiamento del regolatore che potrebbe chiedere rafforzamenti patrimoniali alla luce del carattere ancora più sistemico dell’istituto”. Infine, sottolinea Equita, un’aggregazione che coinvolga il Banco guidato da Giuseppe Castagna debba passare anche in linea teorica prima per un allineamento delle valutazioni dei due titoli, visto che oggi Banco BPM tratta a sconto del 25% contro UBI (P/TE 0.31x vs 0.4x). In base ai nostri calcoli – concludono – la combined entity al 2020 tratterebbe con un P/TE 2020 di 0.33x, NPE ratio di 8.4%, CET1 di 12.6% e ROTE di 6%. In ogni caso per Equita il titolo di Banco BPM è da comprare, cosa che pensano anche gli analisti di Banca IMI. Secondo questi ultimi la fusione tra Banco BPM e UBI potrebbe avere senso industriale ma i tempi di avvio del processo di consolidamento rimangono incerti e anche le questioni di governance potrebbero – ad avviso di Banca IMI – rallentare il processo.