Netflix, la nuova era. Pubblicità e giro di vite su password
Netflix osservata speciale a Wall Street dopo la pubblicazione di una trimestrale dai numeri poco entusiasmanti e le notizie relative alla condivisione delle password a pagamento.
La reazione del titolo post conti, nelle contrattazioni afterhours della borsa Usa, riflette il sentiment incerto degli investitori.
Il titolo Netflix è crollato prima di oltre il 10%, per poi recuperare praticamente quasi tutto quanto perso.
Ma veniamo ai numeri e alle novità, che riguardano anche un annuncio che segna la fine di un’epoca per la Big Tech made in Usa.
Netflix ha annunciato, di fatto, la fine del servizio di consegna fisica di DVD.
Il principale modello di business di Netflix, alla sua nascita, era stato rappresentato proprio dall’invio dei DVD per posta, imbustati nelle famose confezioni di colore rosso e bianco.
Al picco del servizio di consegna, nel 2010, si contavano circa 20 milioni di utenti che si erano abbonati per ricevere i DVD nelle loro cassette delle lettere.
Ma i tempi sono cambiati, e Netflix ha deciso così di interrompere le consegne dei DVD fisici ai clienti, a partire dal prossimo 29 settembre.
Netflix: inizia una nuova era. Pubblicità e giro vite password
C’è chi parla dell’inizio di una nuova era per il colosso americano, che ruoterà su due fattori prima assenti:
- la condivisione delle password a pagamento, per l’appunto, modello che il gruppo sta già testando da un anno a questa parte e che è stato lanciato poi in modo più completo, all’inizio di quest’anno, in quattro nazioni – Canada, Nuova Zelanda, Spagna, Portogallo.
- L’introduzione degli spot pubblicitari all’interno dei contenuti offerti, diventata già realtà con il lancio, nel mese di novembre, del nuovo piano economico con pubblicità.
“As the original Netflix dies, a new era of ads and password crackdowns is born”, scrive Therese Poletti su Marketwatch.
Tradotto: “Con la Netflix originale che muore, nasce una nuova era fatta di spot pubblicitari e di giro di vite sulle password”.
Password Netflix a pagamento: opzione ‘Buy an Extra Member’
Riguardo allo stop alla condivisione gratis delle password, e dunque all’introduzione della condivisione delle password a pagamento, il programma è stato lanciato finora soltanto in quattro paesi ovvero in Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna:
qui è stata introdotta l’opzione ‘buy an extra member’, che offre all’abbonato la possibilità di pagare una commissione aggiuntiva, su base mensile, per condividere i contenuti con una o due persone con cui non vive nella stessa abitazione.
Ancora prima, Netflix aveva lanciato alcuni test di condivisione dei contenuti a pagamento in tre mercati dell’America Latina (Cile, Costa Rica e Perù).
Netflix ha motivato il ritardo dell’estensione del piano con la presenza di “opportunità sufficienti di miglioramento” del progetto iniziale. Il che significa che ci sarebbero ulteriori margini per migliorare la condivisione a pagamento i cui primi test, tra l’altro, hanno dato esiti soddisfacenti.
Detto questo, “il lancio (dell’iniziativa), nel corso del secondo trimestre, sarà ampio, e interesserà gli Stati Uniti e la parte principale di quei paesi a cui guardiamo in base alle prospettive per il fatturato”, ha annunciato il co-ceo Greg Peters nella call di ieri, indetta per commentare la trimestrale del gruppo.
Il neo nuovi abbonati
Veniamo intanto ai numeri di bilancio e dei nuovi abbonati.
Netflix ha annunciato di aver terminato il primo trimestre del 2023 con utili complessivi di $1,31 miliardi, o $2,88 per azione, in calo rispetto agli $1,6 miliardi, o $3,53 per azione, dello stesso trimestre del 2022.
L’eps è stato migliore dei $2,86 per azione stimati dal consensus.
Il fatturato è salito a $8,16 miliardi, dai $7,87 miliardi del primo trimestre del 2022, livello tuttavia inferiore rispetto agli $8,18 miliardi previsti.
Se l’utile per azione di Netflix ha battuto le attese, il numero dei nuovi abbonati è salito di 1,75 milioni di unità, in deciso calo rispetto al balzo dei 7,66 milioni di nuovi abbonati che aveva caratterizzato l’ultimo trimestre del 2022, quando Netflix aveva lanciato il nuovo abbonamento più economico con pubblicità.
La notizia, insieme a quella del posticipo del piano volto a porre fine alla pratica delle password condivise in modo gratuito, ha messo inizialmente sull’attenti Wall Street, che ha punito Netflix con un crollo, nelle contrattazioni afterhours, di oltre il 10%.
Nelle ore successive, le quotazioni hanno recuperato quasi tutte le perdite.
D’altronde il numero dei nuovi abbonati, sebbene pari nel primo trimestre a 1,75 milioni, livello inferiore rispetto ai 2,3 milioni attesi dagli analisti, implica un rialzo, su base annua, pari a +4,9%.
Conti Netflix, il commento di eToro
A seguito della pubblicazione dei dati trimestrali di Netflix, Josh Gilbert, Market Analyst di eToro, ha così commentato:
“Mentre Netflix aveva iniziato a risollevare le proprie sorti con una solida chiusura del 2022, i risultati del primo trimestre hanno smorzato le aspettative degli investitori con un altro inizio d’anno traballante. Il gigante dello streaming si sta trasformando da beniamino di Wall Street in una delusione, con un calo delle azioni di oltre il 40% negli ultimi due anni”.
L’analista di eToro si è soffermato in particolare sul trend degli abbonati.
“Netflix ha aggiunto solo 1,75 milioni di nuovi abbonati, 600.000 in meno rispetto alle aspettative di Wall Street, mentre il costo della vita comprime i bilanci e le famiglie cercano di limitare le loro spese”.
Le note positive non sono però mancate visto che, al di fuori della crescita degli abbonati, “gli utili hanno battuto le aspettative, con margini che sono rimasti stabili. Tuttavia, come se non bastasse, le previsioni per il prossimo trimestre sono state deboli e hanno anticipato un calo dei ricavi e della redditività”.
La view di eToro su Netflix è, nel complesso, cauta.
“Con l’esaurirsi della fase di iper-crescita, è un periodo difficile per gli investitori di Netflix – ha concluso Josh Gilbert, Market Analyst di eToro – Il suo piano pubblicitario, rilasciato a novembre, deve ancora iniziare a dare risultati e potrebbe richiedere del tempo per avere un impatto concreto. Da quando è stata quotata in borsa, Netflix ha attraversato molti periodi difficili, ma ha dimostrato di saper navigare in acque torbide”.
Detto questo “nel breve termine, il giro di vite sulle password nel secondo trimestre potrebbe essere il catalizzatore per spingere nuovi abbonati al tier, invitando all’ottimismo gli azionisti”.