Musk e Bitcoin, fine di un amore? Mr Tesla vende il 75% delle sue partecipazioni nella criptovaluta
Tesla vende il 75% delle sue partecipazioni in Bitcoin, riducendone il valore. La notizia arriva in contemporanea alla presentazione dei risultati del secondo trimestre della casa automobilistica guidata da Elon Musk.
Nel dettaglio il colosso Usa delle auto elettriche ha reso noto di aver concluso il secondo trimestre dell’anno con un attivo per azione, su base adjusted, di $2,27, meglio degli $1,81 attesi dal consensus degli analisti intervistati da Refinitiv. Il fatturato ha deluso tuttavia le stime, attestandosi a $16,93 miliardi, contro i $17,1 miliardi previsti.
Inoltre il margine lordo della divisione automotive è sceso dal 32,9% del primo trimestre e 28,4% del secondo trimestre del 2021 al 27,9%, a causa degli effetti dell’inflazione e della competizione più agguerrita a cui Tesla ha dovuto far fronte nel comparto delle celle di batterie e anche nel settore componenti per auto elettriche. Il fatturato dell’automotive ha inciso per $14,6 miliardi sulle entrate totali; un fatturato di $1.47 miliardi è arrivato dai servizi e altre entrate, mentre $866 milioni sono stati incassati da Tesla con il business della divisione di energia.
Musk e Bitcoin: cosa sta succedendo
“Alla fine del secondo trimestre, abbiamo convertito circa il 75% dei nostri acquisti di Bitcoin in valuta fiat. Le conversioni nel secondo trimestre hanno aggiunto $ 936 milioni di contanti al nostro bilancio”. Così ha dichiarato Tesla in una lettera agli azionisti sottolineando che “Le conversioni effettuate nel secondo trimestre hanno aggiunto 936 milioni di dollari di liquidità al nostro bilancio”. Il produttore di auto elettriche ha rivelato nel febbraio 2021 di aver investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin e di aver successivamente venduto il 10% della sua partecipazione in aprile. Tesla ha dichiarato mercoledì che i suoi asset digitali si sono ridotti a 218 milioni di dollari e che la svalutazione del Bitcoin ha danneggiato la redditività del secondo trimestre.
L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, nel corso della conference call ha dichiarato che l’azienda ha venduto il Bitcoin per massimizzare la propria posizione di cassa a causa dell’incertezza legata ai lockdown imposti dalla pandemia di Covid ma, assicura Musk, la vendita non deve essere vista come un “un verdetto sul Bitcoin”.
Certo che la notizia non fa bene alla criptovaluta che è scesa dal massimo storico di quasi 69.000 dollari registrato a novembre, annullando i guadagni dopo la divulgazione delle vendite, scendendo fino a dell’1,6% a 22.928 dollari.