MPS: preview sui risultati e giudizi degli analisti
La stagione di trimestrali di Piazza Affari ha già visto la pubblicazione dei conti da parte di diverse banche, tra cui i colossi Intesa Sanpaolo e Unicredit. Domani sarà il turno di Banco Bpm, mentre più in là nella settimana toccherà anche a Mps, che riunirà il Cda per l’approvazione dei risultati il 3 agosto. Ecco le proiezioni degli analisti sui principali indicatori economico-patrimoniali della banca senese, che nel frattempo ha superato brillantemente gli stress test europei.
Le stime sul 2Q 2023
La mediana delle previsioni degli analisti raccolte da Bloomberg prevede ricavi totali per 879 milioni di euro nel secondo trimestre, in crescita di circa il 19% su base annua. La stima sul margine di interesse adjusted si attesta a 525 milioni, in aumento del 55% rispetto al secondo trimestre 2022.
Il profitto operativo dovrebbe sostanzialmente raddoppiare a 416 milioni mentre l’utile netto atteso è pari a 221 milioni.
Per quanto riguarda gli accantonamenti per perdite su crediti (LLPs o Loan Loss Provisions), le proiezioni degli analisti incidano un valore medio di circa 113 milioni.
Dal lato patrimoniale, il CET 1 ratio è previsto in miglioramento a 14,78%, rispetto al 14,4% del 31 marzo 2023.
Le proiezioni sull’intero 2023
Per quanto riguarda il full year 2023, gli analisti stimano mediamente ricavi per 3,44 miliardi di euro, con una crescita dell’11,5% su base annua rispetto ai 3,09 miliardi del 2022. Il margine di interesse è atteso in aumento del 33% a 2,05 miliardi, da 1,54 miliardi.
L’utile operativo dovrebbe attestarsi a 1,62 miliardi, rispetto al risultato negativo per 669 milioni di euro. Il conto economico si dovrebbe chiudere con un utile netto di 684 milioni, rispetto alla perdita netta di 205 milioni dell’esercizio precedente.
Gli accantonamenti per perdite su crediti (LLPs o Loan Loss Provisions) sono stimati pari a 260 milioni, mentre il CET 1 ratio è atteso al 15,5%, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2022.
Analisti e borsa
I giudizi degli analisti raccolti da Bloomberg sulla banca senese sono concordi nell’assegnare una raccomandazione neutrale (Hold). Il target price medio fra le sei valutazioni più recenti è pari a 2,86 euro, con un rendimento potenziale del 12% circa rispetto alle quotazioni attuali, in area 2,56 euro.
Recentemente anche Equita Sim ha ripreso la copertura su Mps con giudizio Hold e prezzo obiettivo pari a 3,2 euro per azione.
“Siamo consapevoli che il titolo tratta a multipli compressi e che, qualora la banca dovesse continuare a conseguire una buona performance operativa, vi sia spazio per rerating”, spiegano gli analisti. “D’altra parte, in un contesto di mercato che si sta mostrando supportive per il settore nel suo complesso e in cui non ci attendiamo necessariamente un’accelerazione dell’M&A nel breve termine, preferiamo partire con Hold su base relativa, considerando che l’intero settore tratta a multipli ancora attraenti”.
Da inizio anno Mps ha guadagnato all’incirca il 33%, rispetto al +24% messo a segno dall’indice Ftse Mib.
Stress test
Mps ha superato brillantemente gli stress test dell’Autorità Bancaria Europea (Eba), in collaborazione con la Bce e il Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb), evidenziando un Common Equity Tier 1 ratio (CET1%) fully loaded al 2025 pari al 18,61% nello scenario base e al 10,13% nello scenario avverso. I due ratio salgono rispettivamente al 19,83% e al 11,98% fattorizzando l’effetto della riduzione dei costi del personale per 857 milioni di euro nel periodo 2023-2025, derivanti dall’uscita lo scorso 1° dicembre 2022 di oltre 4.000 persone.
I risultati, i migliori di sempre negli esercizi di stress test, confermano la forte solidità raggiunta dal Gruppo e la sua capacità di generare una redditività sostenibile, confermata da risultati netti positivi negli anni 2024 e 2025, anche nello scenario avverso, fattorizzando la riduzione dei costi del personale.