Mps, c’è effetto Lovaglio. Slancio su terzo polo bancario
Mps scatta al rialzo a Piazza Affari, beneficiando dell’effetto Lovaglio. Focus sulle parole sulla creazione del terzo polo bancario.
Banca Monte Paschi di Siena (Mps) si posiziona tra i migliori di titoli di oggi del Ftse Mib. L’azione della banca senese sale di quasi l’1,3% a 2,092 euro . A far scattare gli acquisti le parole dell’amministratore delegato del gruppo, Luigi Lovaglio, che, in una intervista pubblicata oggi da “La Repubblica“, ha ribadito che la banca può replicare la performance dei primi tre mesi dell’anno anche nei prossimi trimestri. Che Mps fosse tornata lo aveva detto chiaramente detto, presentando i conti del primo trimestre.
Ma soprattutto il manager ha acceso il risiko. Secondo l’a.d. Mps giocherà, infatti, un ruolo importante nella costruzione di un terzo polo bancario, senza esprimere preferenze tra Banco Bpm o Bper come partner per il terzo polo bancario che affianchi Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Le parole sul terzo polo bancario, caldeggiato dal Governo Meloni
Il Governo Meloni si è espresso più di una volta a favore della prospettiva della creazione di un terzo polo bancario, che affianchi le big bank tricolore UniCredit e Intesa SanPaolo. E su questo punto Lovaglio ha sottolineato come “lo scenario di base per le banche in Europa è di concentrazione”. “Per renderle più competitive e mettere a fattore comune investimenti e costi di regolamentazione”, ha spiegato. Uno scenario che “vale anche per le italiane, se vogliono sostenere la concorrenza degli operatori stranieri e migliorare il livello dei servizi”. “Anche perciò si parla, da tempo, di terzo polo: e credo che con un approccio imprenditoriale ci si possa arrivare “, ha aggiunto Lovaglio che non si è però sbilanciato sul nome di un possibile partner.
Equita: “interessanti indicazioni sul consolidamento”
“Se da un lato le dichiarazioni di Mps sullo sviluppo del business sono coerenti con i messaggi veicolati in sede di presentazione dei risultati primo trimestre 2024, riteniamo interessanti le indicazioni sul fronte del consolidamento, che ribadirebbe o la preferenza dell`azionista pubblico alla creazione di un soggetto di dimensioni rilevanti che si possa affiancare ad Unicredit e Intesa Sanpaolo”. Così gli analisti di Equita commentano le dichiarazioni dell’a.d. Lovaglio. E aggiungono: “Sebbene non vengano fatti commenti sulle opzioni e sui nomi, questa dichiarazione fa chiaramente propendere la preferenza, in caso di M&A, verso Banco BPM o Bper (nonostante le smentite di queste ultime) piuttosto che per UniCredit, il nome che – vista la sua dimensione relativa – riuscirebbe a nostro avviso più facilmente a integrare l`intero perimetro di Mps”.
L’occhio delle agenzie di rating, post conti Dbrs promuove Mps
Dopo il miglioramento dei rating da parte di Fitch e Moody’s, Mps incassa la promozione di DBRS. Nelle scorse settimane, l’agenzia di rating ha aumentato di 1 notch i rating della banca senese, portando il rating standalone Intrinsic Assessment (“IA”) e il long-term senior debt rating a “BB (low)” da “B (high)”, e il long-term deposit rating è migliorato a “BB” da “BB (low)”. Il rating del debito subordinato è stato migliorato di 2 notch a “B (low)” da “CCC”.
Nel suo report DBRS ha posto l’accento sui miglioramenti strutturali compiuti da Mps che è meglio posizionata rispetto al passato. Grazie al completamento dell’aumento di capitale nel novembre 2022, l’istituto guidato da Lovaglio ha potuto rafforzare i propri livelli di capitalizzazione e finalizzare l’implementazione di importanti azioni del Piano Industriale che hanno permesso di ricostruire la capacità di generare reddito. L’upgrade dei rating incorpora un miglioramento atteso dei ricavi, oltre alla maggiore efficienza operativa raggiunta dalla Banca, già ben visibile nei risultati del primo trimestre del 2023. L’upgrade riflette anche il miglioramento nella qualità degli attivi con indicatori sui crediti deteriorati in linea con i principali concorrenti domestici. DBRS ha confermato l’outlook a stabile.