Mossa Draghi sostiene anche Enel e le utilities
In cima alla classifica dei migliori titoli del Ftse Mib YTD Enel ha un posto d’eccezione. Il titolo infatti ha segnato un rialzo da inizio anno del 15,1%, sovraperformando il Ftse Mib circa del 5%.
Nel periodo il titolo ha beneficiato sicuramente degli ottimi fondamentali confermati sia nel bilancio annuo che del primo trimestre. Inoltre, proprio in virtù del suo essere un titolo difensivo Enel è stato premiato dal mercato anche verso la fine del 2018. I prezzi infatti hanno fatto il minimo molto prima a settembre, per poi invertire la tendenza in anticipo rispetto al mercato che ha fatto il minimo a fine dicembre.
Enel poi ha innescato il rialzo a partire da metà novembre 2018. Come mai proprio in quel mese? A capirlo ci aiuta il grafico sotto, dove si confronta l’andamento di Enel (in giallo) con i rendimenti dei Titoli di Stato a dieci anni. Una correlazione chiaramente inversa e legata principalmente all’indebitamento monstre tipico di questi titoli. Un calo dei rendimenti si traduce infatti in un calo del costo del debito. Infatti, dal 20 novembre 2018 i rendimenti del decennale italiano hanno invertito rotta cominciando a sgonfiarsi rapidamente. Cosa che ha avvantaggiato Enel e le altre utilities.
A tal proposito, la decisione di ieri della BCE, forse l’ultimo regalo di Draghi che a fine ottobre 2019 lascerà il posto di Presidente della BCE, di prolungare (di 6 mesi) il mantenimento dei tassi agli attuali livelli fino a metà 2020, potrebbe essere un assist importante per le utilities.
Analisti posizionati sul buy: target medio a 6,11 euro
Da un punto di vista fondamentale, gli analisti sono posizionati per lo più sul buy. Infatti, di 29 analisti che seguono il titolo, 24 consigliano di comprare e solo 5 di tenere il titolo. Nessun è posizionato sul sell. Il target price medio è 6,11 euro con un rendimento potenziale del 4,4% dai prezzi attuali.
Inoltre, come si vede dal grafico sotto, negli ultimi mesi le percentuali di buy, sell e neutral sono rimaste invariate, confermando dunque la quasi unanimità dei rialzisti.
Analisi Tecnica: prende di mira i 6 euro
Il titolo Enel si mantiene sui massimi al di sopra dei 5,82 euro. Di fatto negli ultimi mesi i prezzi sono rimasti in una fase laterale compresa tra i 5,5 e i 5,82 euro. Il quadro grafico per ora rimane positivo anche in termini di momentum. RSI infatti segue una trend rialzista che solo se infranta al ribasso darebbe un segnale molto forte di cambio di sentiment. Si denota un po’ di divergenza sui massimi di marzo e maggio, ma il fatto che il secondo massimo non sia in ipercomprato di fatto rende poco significativo il segnale stesso.
Molto probabile che Enel vada a fare nuovi massimi verso 6 euro. In tal caso vedremo se ci sarà una divergenza secca con l’oscillatore in ipercomprato ma al di sotto del massimo (su RSI) di marzo. Cosa che indicherebbe un indebolimento delle pressioni rialziste.
In ogni caso, per ora il titolo rimane impostato al rialzo e solo il break della trend line rialzista (minimi del ottobre 2018 e maggio 2019) e della fascia di prezzo compreso tra 5,5 e 5,39 euro, ci darebbe un quadro di peggioramento grafico, con ribassi graduali verso 5 euro.