Mosca snobba ultimatum UK, May annuncia misure punitive. Investitori vendono rublo e asset Russia
La decisione della premier britannica Theresa May di espellere 23 diplomatici russi dal Regno Unito, insieme all’annuncio di altre misure contro Mosca, viene immediatamente scontata dai mercati finanziari della Russia.
Alla borsa di Mosca l’indice azionario IMOEX cede fino a -1,3% e registra così la flessione più forte in due settimane, zavorrato da titoli come Sberbank e Gazprom.
Il rublo perde terreno nei confronti del dollaro, arretra per la terza sessione consecutiva, azzerando i guadagni che aveva riportato nel corso della seduta.
La tensione si riflette anche nei tassi dei bond governativi, che puntano verso l’alto. Occhio all’Eurobond con scadenza nel 2047, che con il suo calo porta i rendimenti a balzare di quattro punti base, fino al 5,21%.
Stabili invece i bond in rubli, con i tassi che rimangono attorno al 7,07%, stando a quanto riporta Bloomberg.
Da segnalare inoltre che, a dispetto delle tensioni già elevate dopo lo scadenza dell’ultimatum nella mezzanotte di martedì, il ministero delle Finanze ha venduto tutti i bond OFZ collocati oggi in due aste, per un valore di 40 miliardi di rubli.
COSA E’ SUCCESSO NELLE ULTIME ORE
La premier britannica è andata dritta per la sua strada e ha annunciato l’espulsione dal territorio UK di 23 diplomatici russi, dopo la scadenza dell’ultimatum con cui aveva chiesto spiegazioni a Mosca riguardo all’attacco con gas nervino contro l’ex spia russa Sergei Skripla e sua figlia Yulia, avvenuto a Salisbury, mentre i due stavano cenando. La May ritiene che Mosca sia dietro all’avvelenamento.
I diplomatici russi che saranno espulsi sono stati identificati da May come “ufficiali di intelligence non dichiarati”, che ora hanno una settimana di tempo per fare le valigie e lasciare il paese.
Non solo: Londra “disonora negli anni a venire la capacità di intelligence russa” e si prepara ad adottare “misure immediate al fine di smantellare la rete di spionaggio”.
Ancora, il Regno Unito “rafforzerà le proprie difese contro l’attività ostile della Russia” nel suo territorio, così come renderà più dure “le sanzioni contro la violazione dei diritti umani“.
Altra misura sarà l’utilizzo di poteri al fine di monitorare e localizzare gli arrivi nel paese di quei cittadini russi che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale.
C’è anche lo schiaffo diretto, con la la revoca dell’invito a Londra rivolto al ministro degli Esteri Sergei Lavrov e con la decisione di non inviare un funzionario governativo al World Cup che si terrà in Russia nei mesi estivi.