Moody’s, stasera verdetto su rating Italia: focus su debito e reazione Btp
Moody’s rilascerà questa sera il proprio aggiornamento sul rating dell’Italia. Il verdetto arriva dopo quelli di S&P Global Ratings, DBRS e Fitch, che hanno confermato il giudizio ‘investment grade’. Da monitorare eventuali considerazioni sull’elevato debito pubblico italiano, sugli strascichi dei bonus edilizi e sui conti pubblici, in attesa delle correzioni che verranno richieste da Bruxelles al governo Meloni. Attenzione anche ai possibili movimenti dei Btp, il cui rendimento è tornato in prossimità del 4%.
Btp in area 4%
Nelle ultime sedute il Btp decennale è tornato a superare momentaneamente il 4% per la prima volta dal 25 aprile, complice una risalita generalizzata dei rendimenti che è partita dagli Usa e si è estesa all’Europa. I titoli di Stato restano sensibili all’aggiustamento delle aspettative sui tagli dei tassi, che rimangono incerte. Qualche indicazione più chiara, in tal senso, può emergere dai dati odierni sull’inflazione dell’eurozona (risalita al 2,6%, con l’indice base al 2,9%, sopra le attese) e il Pce core Usa.
Il Btp è risalito di circa 50 bp rispetto ai minimi di fine dicembre 2023, ma resta ben al di sotto dei picchi dello scorso ottobre, quando ha sfiorato il 5%.
Il punto sugli ultimi giudizi delle agenzie di rating
Uno dei fattori che può condizionare l’andamento dei Btp è sicuramente legato alle agenzie di rating. Finora, il 2024 non ha riservato sorprese per l’Italia. Standard & Poor’s ha confermato il giudizio BBB con outlook stabile, così come la canadese DBRS ha lasciato invariato il rating BBB high (anche in questo caso con oulook stabile).
L’ultima agenzia a pronunciarsi sul merito di credito del Paese è stata Fitch, che a sua volta ha ribadito la valutazione BBB con outlook stabile, pur ravvisando alcune criticità, come l’aumento del deficit in relazione al SuperBonus.
Ora la palla passa a Moody’s, la più temuta tra le agenzie, che emetterà il proprio verdetto questa sera a mercati chiusi.
L’ultimo rating di Moody’s
Attualmente, Moody’s assegna all’Italia un rating Baa3, con outlook stabile. A novembre, l’agenzia ha lasciato invariato lo score, appena al di sopra della linea che separa le obbligazioni ‘investment grade’ dai cosiddetti ‘junk bond’, i titoli spazzatura con grado speculativo.
In tale occasione, però l’outlook è stato migliorato (da ‘negativo’), grazie al supporto del Pnrr, ai progressi del settore bancario e ai minori rischi per le forniture energetiche. Per contro, l’agenzia ha consigliato una riduzione del debito e ha messo in guarda contro un’esecuzione inefficace del Pnrr.
Focus sul debito pubblico
Il debito rimane uno dei problemi più spinosi per i conti pubblici dell’Italia. A marzo, ha registrato un nuovo record storico a 2.895 miliardi di euro, con la prospettiva di superare i 2.900 miliardi entro maggio.
Secondo le ultime proiezioni della Mazziero Research, società di ricerca finanziaria indipendente che fornisce periodicamente stime su debito, Pil e spesa per interessi, a fine giugno il debito dovrebbe trovarsi in una forchetta tra 2.914 e 2.942 miliardi.