Missile nordcoreano non mette sotto pressione i mercati: Borse europee poco mosse
I timori geopolitici non mettono sotto pressione i mercati. A distanza di qualche giorno dalle nuove sanzioni dell’Onu, la Corea del Nord è tornata a far parlare, con il lancio di un nuovo missile sopra il Giappone. La dinamica è stata molto simile a quella adottata nel precedente lancio: il missile ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido per poi finire nel Pacifico. “Il mercato ha reagito immediatamente (rafforzamento di yen, franco svizzero, oro e modesto calo del future dell’S&P 500) ma il movimento è agevolmente stato riassorbito durante la sessione asiatica, con il Nikkei che ha chiuso in rialzo dello 0,5%”, spiega Alessandro Balsotti, head of asset management di JCI Capital Limited.
La nuova provocazione nordcoreana non ha messo sotto pressione nemmeno le Borse europee che hanno iniziato l’ultima seduta della settimana con moderati ribassi, ma mantengono un atteggiamento “prudente”. Intorno alle 10 il Ftse 100 cede lo 0,38%, mentre il Dax e il Cac40 lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,08% e lo 0,07 per cento. Sulla stessa lunghezza d’onda Piazza Affari, con il Ftse Mib che cede lo 0,18% a 22.241,26 punti.
Nessun scossone particolare si è registrato sul mercato valutario, con il dollaro stabile nei confronti dell’euro (cambio euro/dollaro in area 1,1917). Il biglietto verde è in recupero sullo yen, con il cross dollaro/valuta nipponica a 110,70. Per quanto riguarda le commodity, l’oro si muove in lieve crescita, senza tuttavia scattare al rialzo con decisione (in questo momento le quotazioni del metallo giallo si attestano a 1.331,95).
All’indomani dell’atteso dato sull’inflazione statunitense, che ha battuto le attese del mercato, sono numerose le indicazioni macro in arrivo dagli Stati Uniti: prima dell’avvio delle contrattazioni a Wall Street sono attese vendite al dettaglio di agosto, l’indice manifatturiero di New York e la produzione industriale, alle 16 invece è in agenda la pubblicazione (stima preliminare di settembre) della fiducia dei consumatori Usa elaborata dall’Università del Michigan. Per la zona euro, attenzione anche alla riunione dell’Eurogruppo in agenda oggi. E tra i temi all’ordine del giorno c’è la Grecia. Il ministro greco delle finanze, Euclid Tsakalotos, e le istituzioni (la Commissione europea, la Banca centrale europea, il meccanismo europeo di stabilità e il Fondo monetario internazionale) faranno il punto della situazione per Atene, soffermandosi sullo stato di avanzamento del programma di aggiustamento macroeconomico in corso in Grecia e dei piani relativi all’imminente terzo riesame del programma.