Mid cap, Equita: una squadra di dieci “campioni” di Piazza Affari con rendimenti del 20-30%
Potrebbe essere il momento ideale per puntare sulle Mid cap di Piazza Affari. Nell’ultimo periodo gli asset tricolore sono finiti nei radar degli investitori, con l’Italia percepita come una fonte di rischio piuttosto che di opportunità, per via di alcune ‘fragilità’ ormai note come il macigno debito. E in questo scenario le opportunità di investimento più interessanti potrebbero essere ricercate nelle società di medie dimensioni. Questa l’indicazione che arriva da Equita che ha presentato la ricerca “Italian Financial Markets, Industrial Trends and Investment Opportunities”, evidenziando come le società non finanziarie di medie dimensioni abbiano realizzato una performance migliore rispetto alle 40 società italiane più grandi quotate sul Ftse Mib.
Una squadra di dieci “campioni”
Dieci campioni di Piazza Affari con rendimenti del 20-30 per cento. Equita ha selezionato, partendo delle performance di mercato, le dieci migliori società con una capitalizzazione superiore a 1 miliardo di euro (“Italian Champions“), che hanno registrato un ritorno annualizzato tra il 20% e il 30% medio annuo su un periodo di 10 anni. La squadra è composta da De Longhi, Reply, Brembo, Amplifon, Recordati, Ima, Diasorin, Marr, Banca Generali e Campari. Osservando le loro caratteristiche, Equita rileva una capitalizzazione di mercato media è 4 miliardi di euro, che gran parte di queste emittenti sono gestite da famiglie che hanno una quota di controllo della società, e che operano in settori diversificati (industriale, consumer, distribuzione al dettaglio, tecnologia e MedTech). E ancora, sono fortemente esposte alle esportazioni (più del 50% dei ricavi) e molto attive sul fronte M&A, ma la loro minor liquidità rispetto alle emittenti comparabili internazionali rimane una significativa barriera per gli investitori esteri.
Per superare i limiti dei mercati finanziari italiani Equita indica alcune strategie, soffermandosi sulle 20 Spac che sono state lanciate in Italia negli ultimi 3 anni, di cui 10 hanno già effettuato la loro business combination. Dei 7,4 miliardi di euro raccolti nel 2017/2018, 2,8 miliardi sono stati raccolti tramite Spac. Parla anche dei Pir che definisce uno strumento per incrementare la liquidità e direzionare risorse finanziarie verso le società a media capitalizzazione, che ha raccolto 14,2 miliardi di euro nei 18 mesi successivi alla sua introduzione nel 2017 (raccolta a giugno 2018)
“In questi giorni gli investitori percepiscono l’Italia come una fonte di rischio piuttosto che una fonte di opportunità, alla luce dei problemi cronici quali la debole crescita del Pil, l’enorme debito pubblico e la bassa produttività – commenta Domenico Ghilotti, Co-Responsabile del Team di Ricerca di Equita -. In realtà, se guardiamo più da vicino il contesto favorevole e diventa ricco di opportunità di investimento. Crediamo che le correzioni del mercato possano offrire un’opportunità per investire in società ad alta qualità, che hanno modelli di business solidi e in grado di resistere a situazioni di mercato difficili.”