Mercati stufi di previsioni nefaste. Investitori fanno incetta di bond italiani, scenario Italexit esagerato
Lo scontro Roma-Bruxelles non spaventa gli investitori, neanche quelli retail. A dispetto di tanto allarmismo, il fuggi fuggi dalla carta italiana, in particolare dai titoli del debito pubblico, non si sta verificando. E’ quanto riporta Bloomberg, sottolineando che i rendimenti dei bond dell’area euro con gli investment-grade più alti sono “semplicemente troppo appetibil per alcuni investitori”.
A dimostrare la fase di calma relativa che sta caratterizzando il mercato dei titoli sovrani, è lo stesso andamento dello spread che, sebbene sempre attorno a quota 300, ha ritracciato dai valori più alti testati qualche settimana fa.
Eppure queste sono ore a dir poco cruciali. Domani, martedì 13 novembre, scade infatti il termine per ripresentare, così come chiesto dalla Commissione Ue, una nuova proposta di bilancio. E il governo M5S-Lega ha già ripetuto che non ha alcuna intenzione di cambiare la manovra, almeno nei contenuti.
I mercati sembrano non credere però più al realizzarsi di previsioni apocalittiche che da anni circolano in Europa (ma anche negli Usa, in vista delle elezioni presidenziali del 2016 che hanno incoronato Donald Trump) , e questo perchè “i passati episodi di ansia da rottura dell’euro sono stati risolti, alla fine, da compromessi all’ultimo minuto”.
Bloomberg riporta l’opinione degli esperti di BlueBay secondo cui, sebbene non ci sia ancora nessun segnale che faccia pensare alla fine delle tensioni nel blocco dell’Eurozona, comunque la situazione non giustifica un valore così alto dei rendimenti. E’ lo stesso David Riley, responsabile degli investimenti presso BlueBay, ad aver detto a Bloomberg TV di ritenere che il rischio di un’Italexit sia stato prezzato in modo eccessivo.
Intanto, stamattina lo spread BTP-Bund si attesta al di sopra dei 300 punti, in rialzo, a fronte di tassi decennali che viaggiano al 3,41% e tassi sui Bund in forte calo, allo 0,39%.
Secondo gli esperti di HSBC Holdings, sarà forse possibile assistere alla presenza di una qualche volatilità sul mercato dei BTP, a causa delle tensioni in atto tra Roma e Bruxelles, ma un compromesso (sulla legge di bilancio) in un’ottica di più lungo termine, sarà trovato.
Inoltre, la diversità di vedute tra le due controparti è già “ampiamente attesa” dal mercato – afferma Mizuho International – e ciò significa che ci sono ancora margini di miglioramento nel sentiment verso i bond italiani”.
“Non prevediamo chissà quali sell off sui BTP, al di là di una reazione impulsiva di breve termine”, hanno scritto inoltre gli strategist Peter Chatwell e Antonie Bouvet in una nota ai clienti. I due raccomandano agli investitori di acquistare i bond italiani a cinque anni, preferendoli a quelli con scadenza a due e otto anni.