Mercati sollevati da inflazione Usa, trimestrali sostengono Piazza Affari
Ultima seduta della settimana con mercati ben intonati. Le indicazioni arrivate ieri dall’inflazione statunitense, salita meno del previsto ad parile, hanno agevolato una discesa dei rendimenti dei Treasury sull’affievolirsi dei timori di un aumento delle pressioni sulla Fed per procedere a un ritmo di rialzo dei tassi più sostenuto.
Ieri sera Wall Street ha chiuso in buon rialzo (+0,89% lo S&P 500) e oggi anche le Borse europee si muovono bene.
Piazza Affari sale di mezzo punto percentuale con il Ftse Mib risale dopo le difficoltà della vigilia dettate soprattutto dai timori legati al concretizzazrsi della possibilità di un governo M5S-Lega. Oggi attesa per l’asta di Btp a 3, 7 e 15 anni per massimi 6,75 miliardi.
In prima posizione Prysmian (+2,43%) sotto la spinta dei buoni riscontri arrivati dai conti trimestrali. Spicca poi il balzo dei titoli del settore bancario. Ubi Banca sale dell’1,71%. L’istituto bergamasco ha riportato un utile trimestrale migliore delle attese a 117,7 milioni di euro rispetto agli 88 milioni indicati dal consensus Bloomberg. Positiva anche Mediobanca dell’1% circa. La merchant bank di piazzetta Cuccia ha registrato un utile netto di 681,9 milioni, in aumento dell’11,1%
Dopo non essere riuscito ad aprire per eccesso di rialzo il titolo Mps segna un balzo di oltre l’8% vicina a quota 3 euro sulla scia dei conti trimestrali che hanno evidenziato il ritorno all’utile per la banca senese. Il primo trimestre si è chiuso con un utile consolidato pari a 188 mln di euro, a fronte di una perdita di 169 mln di euro conseguita nello stesso periodo del 2017. Il risultato operativo netto si attesta a 166 milioni di euro contro i -3 milioni di euro dell’analogo trimestre 2017.
Tra i titoli in affanno spicca il -3% di Azimut che paga il downgrade di Mediobanca Securities a underperform all’indomani dei conti triemstrali.