Mercati: Equita guarda a titoli con maggior diversificazione internazionale e con protezione da inflazione. Ecco la view mensile
L’aspettativa che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco a giugno, la riduzione delle attese sul ritmo di rialzo tassi da parte della Federal Reserve (Fed), ma anche un posizionamento e sentiment già estremamente cauti, in un contesto tuttavia caratterizzato da volumi bassi. Questi gli elementi chiave che hanno guidato il rimbalzo dei mercati nel mese di luglio, con i listini azionari globali che hanno registrato una performance complessivamente positiva (Global Equities +7%, YTD -15%). Inoltre, probabilmente, in Europa il mercato sembrerebbe avere iniziato a prezzare che lo scenario peggiore di un’interruzione completa delle forniture gas dalla Russia possa essere evitato. A fare il consueto punto mensile sui mercati è Equita nel suo nuovo “monthly report”.
Incertezza sui mercati, Italia sorvegliata speciale con contesto politico
Lo scenario nazionale e internazionale resta incerto. Sul fronte macro, il momentum sugli indicatori Pmi è ulteriormente peggiorato a luglio, così come la fiducia dei consumatori. C’è poi la questione Italia, con l’incertezza politica che è aumentata dopo le dimissioni del primo ministro Draghi, con elezioni previste per il 25 settembre. “Le conseguenze principali che vediamo a livello di mercato sono una risalita dello spread per l`incertezza politica (anche se ci aspettiamo un intervento mitigante da parte della Bce e quindi senza superare i 326 punti base toccati con la crisi del 2018), un maggiore rischio di esecuzione dei piani del PNRR anche per la possibile paralisi di alcune riforme, un rischio di ritardi di alcuni dossier politicamente sensibili (ad esempio rete unica, Rai Way/EI Towers)”, afferma Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita Sim, che soffermandosi sul PNRR sostiene però che “qualunque nuova coalizione di governo abbia interesse a spingere sui progetti e riforme del Recovery Plan”.
Equita: confermata view costruttiva sull`equity
Un posizionamento degli investitori che resta molto cauto, valutazioni dei mercati che scontano già un deciso rallentamento economico e la convinzione che le banche centrali non vogliano innescare una recessione (e che quindi siano pronte ad intervenire nuovamente per contenere l’aumento dei tassi nel caso in cui la situazione lo richiedesse), spingono Equita a confermare la nostra view costruttiva sull`equity.
In questo scenario che resta comunque fragile e incerto, nel ‘portafoglio raccomandato’ Equita mantiene solo un leggero sovrappeso rispetto al benchmark (peso investito al 91,5% dal 91,9% del mese precedente rispetto peso neutro 90%) e conferma il posizionamento su titoli con maggior diversificazione internazionale e una struttura finanziaria solida (DiaSorin, Moncler, Campari, Reply), con protezione dall`inflazione (Inwit, Terna, Enav). “Sui finanziari, la nostra idea è di privilegiare quei titoli meno esposti al costo del rischio, che beneficiano del rialzo tassi, di trend strutturali e ottimo posizionamento competitivo (Fineco, Mediobanca)”, conclude Luigi De Bellis.