Notizie Notizie Mondo Mercati e temi dominanti: Brexit, guerra commerciale e trimestrali a condizionare sentiment

Mercati e temi dominanti: Brexit, guerra commerciale e trimestrali a condizionare sentiment

11 Febbraio 2019 09:49

Dati macro a parte, da una settimana all’altra sono poche le varianti ai temi principali che detteranno i tempi e determineranno il sentiment sui mercati. Le questioni dominanti, ereditate dal 2018 rimangono: la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e la Brexit. C’è poi la stagione delle trimestrali che prosegue senza sosta in Europa e anche a Piazza Affari.

La prima settimana di febbraio è stata segnata da “un certo nervosismo per le Borse europee dopo la revisione al ribasso da parte della Commissione Europea sulla crescita del Pil 2019 nei paesi del Vecchio Continente. In Italia si è tornato a parlare di spread Btp/Bund dopo una forte vendita dei titoli di stato italiani (spread tornato sopra i 280 punti base)”, segnala Filippo A. Diodovich, market strategist di Ig, secondo il quale un tema da monitorare sarà la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina in attesa di nuovi sviluppi. “Secondo le ultime indiscrezioni Trump non riuscirà a incontrare Xi Jinping prima della deadline del primo marzo – ricorda l’esperto -. Dal 2 marzo in poi senza un accordo tra le due amministrazioni scatteranno automaticamente gli aumenti sulle tariffe commerciali”.

Occhi puntati ancora sulla Brexit. La data da cerchiare in rosso è quella del 13 febbraio, quando il Parlamento inglese voterà sul “nuovo” accordo proposto da Theresa May. “Al momento sono basse le probabilità che il nuovo deal possa avere una soluzione alla clausola di backstop al confine irlandese”, sottolinea Diodovich. L’economia britannica tornerà ad essere al centro dell’attenzione con la pubblicazione di una serie di indicatori economici, tra cui l’inflazione in uscita sempre mercoledì 13 febbraio.
“Questi ci diranno molto su come sono andate le cose alla fine dello scorso anno, ma poco preziosi su come stia andando l’economia in questo momento”, afferma Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets Uk, ricordando tuttavia che le questioni politiche stanno tenendo banco un po’ in tutta Europa. “Le cose non vanno meglio in Italia, Francia o Spagna visti i recenti eventi, mentre ci dirigiamo verso le elezioni europee – afferma Hewson -. In Italia durante il fine settimana i funzionari del governo hanno lanciato un attacco alla Banca d’Italia e al regolatore, accusandoli di non agire nel migliore interesse dei risparmiatori italiani”.

E in uno scenario che resta debole, con i crescenti timori sulla crescita economica europea, a livello strettamente macroeconomico da segnarsi in agenda in settimana le nuove indicazioni sulla crescita dell’ultimo scorcio del 2018. In particolare, nella giornata di giovedì 14 febbraio si concentra la pubblicazione del Pil del Giappone, Germania, ed eurozona (si tratta del dato preliminare IV trimestre 2018), oltre alle vendite al dettaglio americane. Da monitorare nella seduta del 13 febbraio, oltre all’inflazione in Uk, anche la Riksbank che si esprime sui tassi, la produzione industriale della zona euro, l’asta di Btp e infine l’inflazione statunitense.
Venerdì 15 febbraio in primo piano l’inflazione in Cina, la produzione industriale Usa e la fiducia dei consumatori elaborata dall’università del Michigan.

Le trimestrali

Prosegue la stagione degli utili. Per quanto riguarda Piazza Affari, il giorno clou sarà giovedì prossimo con i numeri di Eni e Pirelli. Guardando ai big del Vecchio continente, si segnalano i risultati di Commerzbank e Credit Suisse, Nestlé e Renault oltre che Coca Cola, giovedì 14.