Mercati attendono Trump su Iran, spread e Ftse Mib ostaggi del rischio nuove elezioni
Occhi del mercato puntati sull’annuncio di oggi di Donald Trump sull’Iran. Le tensioni geopolitiche hanno contribuito a spingere al rialzo il petrolio Wti che ha superato i 70 dollari al barile per la prima volta da novembre 2014.
In avvio di giornata i mercati europei si mulovono in moderato ribasso nonostante la chisura positiva di Wall Street. A Piazza Affari ribasso dello 0,33% per il Ftse Mib che rittraccia dai massimi dal 2008 toccati alla vigilia. L’acuirsi del rischio di nuove elezioni politiche pesa sullo spread Btp-Bund, in allargamento a 127 pb.
Anche il terzo giro di consultazioni si è concluso con un nulla di fatto. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha proposto un governo neutrale fino a dicembre così da approvare la legge di bilancio e mettere in atto le misure necessarie per evitare l’aumento dell’Iva. Questa ipotesi però è stata subito bocciata sul nascere da M5S e Lega.
Non solo politica, oggi raffica di trimestrali con Intesa e Leonardo
Vendite su Italgas con un calo di oltre il 3% a 5,176 euro. Nei primi tre mesi del 2018 Italgas ha registrato un utile netto in crescita del 4,5% a 74,7 milioni di euro, mentre il Margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 198,4 milioni (+2,7%).
Perde terreno anche Salvatore Ferragamo all’indomani dei conti del primo trimestre. Il titolo cede l’1% a 24,34 euro. Il primo trimestre 2018 ha visto l’utile netto scendere del 18,8% a quota 9 milioni di euro. In calo anche i ricavi a 304 milioni di euro (-1,7% rispetto ai 309 milioni di euro del primo trimestre 2017): l’ebitda si attesta a 32 mln (-1,9%).
Poco mossa Intesa Sanpaolo (-0,35%) che a metà giornata diffonderà i conti del primo trimestre aprendo il valzer delle trimestrali bancarie. Le stime degli analisti per il primo trimestre 2018 sono di un utile netto per Intesa di 925,8 milioni di euro (range stime raccolte da Bloomberg va da 851 mln a 1,1 mld), con ricavi totali a 4,41 mld.
Conti in arrivo anche per Bper (-0,93%), Recordati (-0,9%), Campari (-0,02%) e Leonardo (-1,1%).