Mercati Asiatici a sconto rispetto a Wall Street
I mercati asiatici possono offrire ancora delle ghiotte opportunità di investimento, soprattutto per gli investitori dal profilo di rischio più accentuato ma sempre con un occhio di riguardo alla diversificazione. E’ quanto emerso nel corso dell’Asian Conference organizzata a Berlino da Allianz Global Investor
Secondo Raymond Chan, chief investment officer per l’area Asia-Pacifico di Allianz GI, le azioni dell’estremo oriente, in particolare quelle cinesi, sono ancora sottovalutate sui mercati internazionali e sottopesate all’interno dei portafogli dei fondi azionari globali.
E’ troppo tardi per puntare sull’Asia?
Per Chan il mercato azionario asiatico gode ancora di un forte sconto relativo. Con Wall Street sui massimi storici e gli indici dell’Eurozona giunti a ridosso di importanti livelli relativi, l’equity occidentale soffre di valutazioni ormai tiratissime: “Questa tendenza non investe però l’Asia dove i mercati si stanno mostrando molto meno volatili degli anni scorsi e vi è una notevole stabilità politica”.
La situazione appare più chiara snocciolando qualche numero. Oltreoceano il rapporto medio tra prezzo e utili (p/e current) delle azioni è pari a 18, in Asia siamo attorno a 12,8. Quest’ultimo è un livello persino inferiore al p/e medio di 14,5 che si registrava sui mercati orientali nell’ottobre del 2009, un segnale che nel corso degli anni gli analisti hanno migliorato le previsioni di consenso di crescita degli utili per le aziende asiatiche. Secondo i numeri messi in luce da Chan alle attuali valutazioni il mercato asiatico offre uno sconto pari almeno al 29% rispetto al mercato statunitense.
“Inoltre, se da un lato la diffidenza verso questa regione è ancora alta – ha sottolineato Chan – dall’altro non bisogna dimenticare che in tutti i quattro paesi chiave di quest’area geografica (Cina, India, Indonesia e Corea del Sud) vi è un notevole orientamento alle riforme economiche, la cui adozione potrebbe accelerare ulteriormente la crescita di queste economie già nel prossimo futuro.