Notizie Notizie Italia Btp: dal MEF nuovi titoli a 5 e 10 anni e un Short Term nel terzo trimestre 2024

Btp: dal MEF nuovi titoli a 5 e 10 anni e un Short Term nel terzo trimestre 2024

25 Giugno 2024 10:36

In attesa delle ultime aste di giugno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha diffuso l’aggiornamento trimestrale sull’attività di emissione del debito pubblico, il quadro macroeconomico e di finanza pubblica. Ecco tutti i dettagli sui nuovi collocamenti del Tesoro, le riaperture di titoli in circolazione e le emissioni lorde stimate per il prosieguo del 2024.

Nuovi Btp Short Term, a 5 e 10 anni in emissione nel 3° trimestre

Nel periodo agosto-settembre, il MEF ha in programma l’emissione di tre nuovi titoli:

  • un BTP Short Term
  • un BTP 5 anni
  • un BTP 10 anni

Per quanto riguarda il Btp Short Term, la scadenza è fissata per il 28 agosto 2026 e l’ammontare minimo è pari a 9 miliardi di euro.

Il titolo a 5 anni, invece, ha scadenza 1 ottobre 2029 e un ammontare minimo di €10 miliardi.

Il BTP a 10 anni ha scadenza 1 febbraio 2035 e un ammontare minimo di 10 miliardi di euro.

Come precisato dal MEF, l’ammontare minimo si riferisce al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Nel corso del terzo trimestre, potranno altresì essere emessi ulteriori nuovi titoli sulla base delle condizioni dei mercati finanziari.

Le riaperture di Btp in circolazione

Nel terzo trimestre del 2024, aggiunge il Tesoro, potranno essere offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione:

  • BTP 17/06/2024 – 15/07/2027 3,45%
  • BTP 01/03/2024- 01/07/2029 3,35%
  • BTP 15/05/2024-15/07/2031 3,45%
  • BTP 01/03/2024 – 01/07/2034 3,85%

Inoltre, in relazione alle condizioni di mercato, il MEF si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni, CCTeu e indicizzati all’inflazione anche al fine di tenere conto di eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli.

Infine, il MEF potrà offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario.

MEF prevede emissioni a medio-lungo termine in area 135-155 mld di euro

A fine maggio 2024, il MEF ha effettuato emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo nominale complessivo pari a circa 186 miliardi di euro.

L’attività di funding, per lo stesso periodo, oltre a coprire il Fabbisogno del Settore Statale, ha consentito di rifinanziare titoli di Stato a medio-lungo termine in scadenza, inclusi gli ammontari riacquistati in operazioni di concambio e buyback, per un importo complessivo pari a circa 130 miliardi di euro.

Per il resto dell’anno, dal 1° giugno al 31 dicembre, l’attività di funding dovrà tener conto delle scadenze di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a 139 miliardi di euro, ai quali va aggiunta la quota di Fabbisogno del Settore Statale dei prossimi mesi.

Tenuto conto delle disponibilità di cassa attuali, delle emissioni del mese di giugno effettuate e di quelle già annunciate che regolano entro il 30 giugno, pari a circa 27 miliardi di euro, rispetto agli obiettivi di fine anno, per la restante parte del 2024, dal 1° luglio al 31 dicembre, si stimano pertanto emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine in area 135-155 miliardi di euro. Considerate le scadenze, questo implica una stima di emissioni nette per circa -4 / +16 miliardi di euro nello stesso periodo.

Vita media debito pari a 7,03 anni

A fine maggio 2024, quindi, lo stato di avanzamento del programma di emissione per l’anno in corso si è attestato a oltre il 50%, percentuale che sale al 61% se si includono le emissioni effettuate e quelle già annunciate che regolano nel mese di giugno.

La vita media del debito al 31 maggio è stata pari a 7,03 anni, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (6,97 anni). Il costo medio all’emissione fino a fine maggio 2024 è stato pari al 3,59% (contro il 3,76% del 31 dicembre 2023).

Il quadro macroeconomico: prospettive favorevoli

Nel primo trimestre del 2024,  si legge nel report rilasciato da via XX settembre, malgrado condizioni finanziarie ancora restrittive e prolungate tensioni geopolitiche, la crescita del PIL ha registrato un’accelerazione portandosi allo 0,3% t/t, in linea con quella dell’area dell’euro. Le prospettive a breve termine risultano complessivamente incoraggianti, sia pure in un contesto di eterogeneità settoriale, dove alla debolezza dell’attività manifatturiera si contrappone il dinamismo del settore dei servizi.

In un quadro di solidità del mercato del lavoro, la prosecuzione della fase di rallentamento dell’inflazione e la moderata crescita dei salari reali dovrebbero sostenere la domanda privata; parallelamente, la graduale normalizzazione della politica monetaria e l’impulso fornito dai progetti del PNRR dovrebbero sostenere la crescita degli investimenti. Nonostante i rischi connessi con l’andamento del commercio mondiale, le attese sul buon andamento delle esportazioni dovrebbero consolidare il miglioramento del saldo delle partite correnti già registrato a partire dal 2023.