Notizie Mediobanca: scorpacciata di dividendi nel nuovo piano

Mediobanca: scorpacciata di dividendi nel nuovo piano

24 Maggio 2023 10:07

One brand – one culture“. Questo il nome del nuovo piano 2023-2026 presentato oggi da Mediobanca. La banca di piazzetta Cuccia punta a realizzare “migliori rendimenti di settore” ma soprattutto pone le basi per “un’ulteriore robusta crescita dei ricavi, utili, redditività e remunerazione”. In particolare, nell’arco del nuovo piano al 2026 Mediobanca intende destinare 3,7 miliardi di euro fra cedole e buyback, guardando alle possibili acquisizioni.

 

Come ha sintetizzato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca: “Con il piano One brand – one culture, Mediobanca intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti. Questo entusiasmante percorso sarà compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” saldamente radicata nel DNA della Banca”.

I target di Mediobanca

Prima dell’avvio delle contrattazioni sono arrivate le linee guida del piano 2023-2026 di Mediobanca. I target prevedono una crescita media annua dei ricavi pari al 6% nel triennio, fino a raggiungere i 3,8 miliardi di euro. L’utile per azione è previsto in aumento a 1,8 miliardi, con un Cagr dell’Eps pari al 15%.

Pioggia dividendi, previsto cash pay-out al 70%

Sul tema della remunerazione degli azionisti, il gruppo guidato da Nagel si pone come obiettivo un importo di 3,7 miliardi in tre anni, con un tasso di variazione del 70% (calcolato sul totale dei dividendi distribuiti e riacquisto di azioni proprie; triennio es. 2024-26 versus quadriennio es. 2020-23).

In particolare, è previsto un cash pay-out al 70%, per totali 2,7 miliardi, e l’introduzione di un interim dividend, oltre al riacquisto e la cancellazione di azioni proprie per complessivo 1 miliardo nei tre anni. Il Cet1 Fully Loaded sarà superiore al 14,5% annuo, con spazio per la crescita esterna. Il rendimento cumulato annuale è atteso intorno al 12%.

Buyback da 1 mld

Nell’arco di piano Mediobanca prevede un programma annuale di riacquisto di azioni proprie (buyback) per un controvalore complessivo di un miliardo. Gli importi, precisa la banca in una nota, verranno stabiliti annualmente a valle della crescita organica realizzata nell’anno e vedranno la cancellazione di circa l’80% delle azioni riacquistate nell’arco del triennio.

Radar M&A sempre attivo

Mediobanca prosegue la “valutazione di opportunità di crescita esterna tramite acquisizioni“.  Nel dettaglio, spiega, che “l’elevata creazione di capitale permetterà di finanziare la crescita organica, la politica di distribuzione sopra descritta consentirà di mantenere un Cet1 superiore al 14,5% nell’arco di piano, a valere su un Cet1 FL minimo del 13,5%, e mantenere un buffer di circa 100 punti base di capitale da utilizzarsi per potenziali operazioni di crescita esterna”.

Come è avvenuto in precedenza, saranno considerati “target” di interesse che possano accelerare il processo di crescita nelle aree di attività caratteristiche del Gruppo Mediobanca con preferenza per i business a basso assorbimento di capitale ed elevato contenuto commissionale. Le acquisizioni risponderanno ai criteri di creazione di valore da sempre seguiti dal gruppo.

Equita: “politica di distribuzione più generosa”

Mentre il titolo Mediobanca corre a Piazza Affari, mostrando un rialzo di oltre il 2,5% a 10,435 euro che le permette di posizionarsi in vetta al Ftse Mib, gli analisti passano al setaccio il nuovo business plan. In particolare, Equita apprezza alcuni punti del piano strategico, tra cui la “politica di remunerazione particolarmente generosa e superiore alle attese, basata principalmente sulla generazione organica di capitale e che lascia comunque spazio per crescita esterna”, ma anche “l’accelerazione del gruppo verso un modello a minor intensità di capitale e maggior contenuto commissionale”.

La sim milanese, che ha confermato il rating buy su Mediobanca, apprezza anche “l’equilibrio delle fonti di crescita che riduce execution risk. Inoltre, Mediobanca ha un ottimo track record in termini di raggiungimento degli obiettivi”.