Mediobanca: archiviata trimestrale, occhi fissi del mercato su mosse Del Vecchio e piano strategico a novembre
Le prossime mosse di Leonardo Del Vecchio e le possibili novità sul fronte governance, ma anche l’oramai imminente piano strategico che verrà comunicato al mercato il prossimo 12 novembre. Questi i fronti aperti di Mediobanca che ieri ha comunicato al mercato i risultati trimestrali. A Piazza Affari il titolo Mediobanca, che ieri ha chiuso con un rialzo di circa l’1%, si muove questa mattina in leggero rialzo (+0,23% a 10,785 euro).
Le mosse di Del Vecchio
Archiviata la questione conti trimestrali e prima di presentare al mercato il nuovo piano, c’è un altro appuntamento nel brevissimo termine da monitorare. Lunedì 28 ottobre è in agenda l’assemblea degli azionisti di piazzetta Cuccia, che ha all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2019. Ma sarà anche, soprattutto, la prima assemblea in cui parteciperà la holding di Leonardo Del Vecchio (Delfin) nei panni di socio. Il patron di Luxottica è infatti uscito allo scoperto il mese scorso diventando terzo maggior socio di Mediobanca (attualmente ha una quota di poco inferiore all’8% in Mediobanca), e il mercato è alla finestra per capire le sue prossime mosse. Di recente, secondo quanto anticipato da “La Repubblica”, Del Vecchio avrebbe assoldato JP Morgan per studiare la situazione.
E proprio ieri sulla questione Del Vecchio, l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha scelto la via del confronto. “Noi dobbiamo rimanere concentrati su quanto facciamo. Ma è nostra consuetudine confrontarci con gli azionisti e lo faremo con Delfin. Ci interfacceremo con Delfin per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti”, ha dichiarato il manager.
Capitolo conti
Mediobanca è stata la prima banca del Ftse Mib ad alzare i conti trimestrali (le altre banche diffonderanno i numeri a novembre). Un primo trimestre dell’esercizio dell’anno (chiuso a fine settembre) ai massimi livelli degli ultimi tre anni, avanzando del 10% su base annua e del 37% su base trimestrale, e raggiungendo quota 271 milioni di euro. I ricavi sono cresciuti del 7% su base annua e dell’1% su base trimestrale a 684 milioni di euro, con margine interesse e commissioni in aumento (complessivamente +3% a/a e t/t a 514 milioni).
“L’utile netto primo trimestre chiuso a settembre di Mediobanca è sopra le attese e di qualità migliore perché deriva dal più forte contributo di tutte le divisioni”, scrivono gli analisti di Equita sottolineando che “le sorprese positive riguardano il maggior NII, le commissioni più alte e il costo del credito”. Equita conferma il rating buy su Mediobanca e un target a 11,2 euro, aspettando il piano del 12 novembre.
Gli analisti commentano…
Anche gli esperti di Banca Imi mantengono il giudizio buy sulla merchant bank, con un prezzo obiettivo di 9,9 euro. “I risultati sono stati positivi nella componente ricorrente e al di sopra della nostre aspettative e del consenso del mercato – commentano da Imi -. Ci aspettiamo che il mercato rimanga concentrato su presentazione del nuovo piano strategico e possibili cambiamenti nella governance”.
Stando al consensus Bloomberg, i giudizi Buy sul titolo Mediobanca sono il 50% del totale, con 42,9% che consiglia di tenere in portafoglio (Hold) e il 7,1% dice Sell. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica il gruppo guidato da Nagel un prezzo obiettivo a 10,77 euro.