Mediaset: Vivendi parte all’attacco contro Fininvest e richiede il voto doppio in Italia
Seduta poco mossa quella di oggi per il titolo Mediaset che continua a scambiare sotto il prezzo del recesso (2,77 euro), mentre le tensioni tra il Biscione e Vivendi si intensificano in attesa del cda del prossimo 22 luglio quando Mediaset valuterà la richiesta del gruppo francese di convocare una nuova assemblea straordinaria per la revoca delle delibere assunte in aprile che hanno introdotto il voto maggiorato.
Secondo Il Sole 24 Ore, Vivendi si sarebbe iscritta al registro per il voto doppio di diritto italiano, approvato dall’assemblea di aprile. Questo scenario, però sarà superato se si passerà alla fusione nella holding olandese Media For Europe, in quanto scatterebbe immediatamente il voto triplo per chi sarà legittimato a richiederlo.
Adesso toccherà a Mediaset se accettare la richiesta di Vivendi oppure potrebbe chiedere un parere all’Agcom che ha congelato i diritti di voto di Vivendi al 10% fintanto che mantiene una quota superiore in Telecom Italia. Con il voto doppio il gruppo francese supererebbe tale soglia, essendo già oggi azionista di Mediaset con il 9,9% del capitale senza contare le azioni trasferite a Simon fiduciaria.
Il quotidiano di Confindustria sottolinea inoltre che Vivendi avrebbe scelto la strategia dell’attacco con l’obiettivo di recuperare i pieni diritti di voto sull’intera quota del 28,8% che i francesi si era riservati di esercitare in presenza di operazioni che comportassero il recesso per i soci, come quella in corso. In questo modo Vivendi avrebbe una sorta di potere di veto sulla fusione nella holding olandese di Mediaset. L’assemblea straordinaria del 4 settembre, chiamata ad approvare l’operazione, dovrà ottenere la maggioranza dei due terzi dei presenti. A quel punto Vivendi potrebbe trattare un compromesso con Fininvest, l’azionista di maggioranza di Mediaset con il 44,175% del capitale.
Analisti vedono incerta la riuscita dell’operazione Media For Europe
Gli analisti di Equita sottolineano che “Il titolo Mediaset per la prima volta è sceso sotto il livello del diritto di recesso di 2,77 euro (Mediaset Espana tratta già da diversi giorni sotto il prezzo di recesso), indicazione negativa perché aumenta l’incertezza sulla chiusura dell’operazione, che prevede un dividendo straordinario di 200 milioni e buyback fino a 280 milioni”. Infatti, nel caso si superasse il tetto dei 180 milioni per soddisfare le richieste, allora l’operazione Media For Europe salterebbe. Equita consiglia l’hold su Mediaset con target price 3,2 euro.
Ieri un portavoce di Vivendi ha criticato il progetto di creazione di una holding olandese per Mediaset da parte di Fininvest. In particolare, Vivendi ha parlato di tentativo di Fininvest di prendere il controllo totale di un’altra società senza offrire un premio anzi con uno sconto in spregio agli interessi dei soci di minoranza. Secondo il gruppo francese il valore di recesso posto a 2,77 euro sarebbe ben al di sotto del valore intrinseco di Mediaset, sotto i prezzi medi pagati da Fininvest nel lontano aprile e maggio 2017 (3,67 euro) e sotto il prezzo pagato da Vivendi nel 2016 (3,70 euro).