Materie prime: è arrivato il momento di prenderle in considerazione. Ecco le più interessanti
Con l’attenzione degli operatori rivolta alla guerra commerciale globale, sta passando inosservato il grande recupero delle materie prime. A fine aprile, il grano, il petrolio (sia il Brent che il Wti) e il mais hanno tutti fatto registrare rendimenti a doppia cifra in termini di valuta locale. Ma questo solido inizio dell’anno ha rappresentato un’anomalia o è davvero l’inizio di un momento magico per il settore delle materie prime? “Il miglioramento dei fondamentali suggerisce che ci stiamo ora avvicinando a un ottimo momento per le materie prime, fase che potrebbe persistere anche nel corso dei prossimi anni”, è la risposta di Fabien Weber, investment director di GAM.
E i dati lo confermano. Il grafico qui sotto illustra questa evoluzione, mostrando come l’asset class sia passata da una fase di eccesso di offerta nel 2015 a una fase di deficit nel 2018.
Oltre alla fase favorevole in termini di deficit, l’esperto di GAM sottolinea anche come in questo momento i prezzi delle materie prime siano estremamente interessanti. Il grafico sotto mette a confronto i massimi storici delle principali materie prime rispetto ai prezzi del 2018 e mostra come quasi tutte queste, tranne il palladio e il legname, siano negoziate ad un prezzo inferiore del 30%-80% rispetto ai massimi storici.
Guardando all’interno delle materie prime, GAM individua alcune aree chiave.
Metalli: la domanda è forte, attenzione a litio e cobalto
“La dinamica della domanda e dell’offerta per i metalli industriali è indubbiamente interessante al momento”, sostiene Weber. Il mercato infatti si trova ora in una fase di scarsità dell’offerta che non si registrava da 20 anni. Tuttavia, i prezzi non sono aumentati come previsto, un risultato che viene attribuito ai timori in merito alle previsioni sulla crescita della Cina. Ma ci sono senza dubbio altre aree di interesse all’interno di questo settore. Un esempio è la crescente domanda di mercato di auto elettriche e la necessità di sviluppare batterie finalizzate a supportare questa crescita. Il litio e il cobalto sono stati i principali beneficiari di questa maggiore domanda, e dato che l’offerta per questi metalli è già limitata, le aziende ricercano accordi direttamente con i fornitori piuttosto che fare affidamento sul mercato per garantirsi le forniture. Sempre alla ricerca di nuove soluzioni, l’industria sta cercando di incorporare altri metalli, come il nichel, al fine di aiutare a risolvere il problema dell’offerta.
Energia: il petrolio dovrebbe salire ancora nel breve termine
Sebbene le fonti di energia rinnovabile stiano guadagnando terreno, la domanda di fonti energetiche tradizionali non è diminuita, tanto che quest’anno si è assistito al rafforzamento dei prezzi del petrolio. Quando si guarda al petrolio, è importante rendersi conto di come questo mercato venga pesantemente manipolato da fornitori chiave, come l’Opec, che cercano di esercitare un controllo sui prezzi e di gestire le aspettative del mercato. L’obiettivo più recente dell’Opec è stato quello di ridimensionare le scorte fino a portarle ai livelli medi degli ultimi cinque anni, riducendo l’offerta e sostenendo il passaggio a una fase caratterizzata da prezzi del petrolio più elevati. Questo programma è stato rafforzato dalla recente notizia che gli Stati Uniti si stanno ritirando dall’accordo nucleare iraniano e che la produzione in Venezuela subirà dei rallentamenti, suggerendo così che la tendenza per i prezzi del petrolio sarà probabilmente positiva nel breve termine.
Agricoltura: la siccità potrebbe far salire i prezzi di soia, cacao e grano
A differenza di altri settori delle materie prime, la domanda di prodotti agricoli tende a rimanere sostanzialmente stabile, sebbene sia soggetta a fattori di lungo periodo come l’aumento della popolazione globale e la diminuzione dei terreni agricoli disponibili. Ciò significa che le preoccupazioni in merito alla catena di fornitura (che in genere derivano da fenomeni naturali, come ad esempio difficili condizioni meteorologiche in aree con una forte produzione agricola) hanno un’influenza ben maggiore sui prezzi. Un periodo di condizioni meteorologiche favorevoli negli ultimi anni ha permesso all’offerta di prosperare, ma i recenti periodi di siccità hanno portato a preoccupazioni specifiche in merito all’offerta di soia in Argentina, alle coltivazioni di cacao in Costa d’Avorio e alla produzione di grano negli Stati Uniti, tutti timori che hanno avuto un impatto positivo sui prezzi.