Market mover sui mercati: settimana corta con l’indice preferito dalla Fed
Settimana corta sui mercati finanziari, con le principali Piazze finanziarie che resteranno chiuse venerdì 29 marzo e lunedì 1° aprile. Dopo gli spunti della passata ottava arrivati dalle banche centrali (Federal Reserve in testa) i mercati si concentreranno su alcuni dati macroeconomici, tra cui il deflatore PCE core (uno degli indicatori preferiti proprio dalla Fed) e l’inflazione in alcune delle principali economie della zona euro.
Vediamo ora quali sono i principali appuntamenti per il calendario finanziario 25-29 marzo 2024.
Il calendario della settimana 25-29 marzo: inflazione, una parola chiave sui mercati
L’inflazione resta una delle parole chiave sui mercati finanziari di mezzo mondo. Una parola che è stata al centro dei discorsi, la scorsa settimana, dei principali banchieri centrali. Tra cui il presidente della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell che si è detto fiducioso nella capacità dell’inflazione Usa di tornare a crescere al ritmo annuo desiderato dalla Fed, ovvero al target del 2%. E la parola inflazione torna in primo piano in settimana negli Usa come in Europa con la pubblicazione di alcuni dati in uscita venerdì prossimo: il dato preliminare sull’inflazione in Spagna, Italia e Francia ma anche il Pce negli Usa.
“Negli Stati Uniti, l’attenzione sarà rivolta agli aggiornamenti forniti dai membri della Federal Reserve per ottenere maggior chiarezza sui futuri movimenti di politica monetaria della banca centrale, con particolare attesa per i commenti del presidente Jerome Powell previsti per venerdì. Tuttavia, è improbabile che tali eventi possano cambiare significativamente la rotta, in attesa di ulteriori dettagli, con i mercati che scommettono sul prossimo taglio a giugno. I principali dati da monitorare includono gli indici dei prezzi Pce, il reddito personale e le spese, e gli ordini di beni durevoli”, segnala Gabriel Debach, market analyst di eToro, osservando i principali dati della settimana.
Lunedì 25 marzo: discorsi Fed in primo piano
Dopo gli spunti arrivati nella notte italiana dal Giappone, con la Bank of Japan (BoJ) che ha pubblicato i verbali della riunione di gennaio, si attendono oggi lunedì 25 marzo i dati statunitensi sulle vendite di case nuove e l’attività manifatturiera Fed Dallas. Da monitorare anche i discorsi di due esponenti della Fed Bostic e Cook.
Martedì 26 marzo: ordini beni durevoli e altri dati Usa
Domani, martedì 26 marzo, in uscita prima dell’avvio delle Borse europee il dato tedesco GfK sulla fiducia dei consumatori per il mese di aprile. Poi nel pomeriggio prevista una carrellata di dati Usa, tra cui gli ordini di beni durevoli, la fiducia dei consumatori e l’indice Richmond Fed Manufacturing.
Mercoledì 27 marzo: inflazione Spagna e dati fiducia Ue
Mercoledì 27 marzo iniziano ad arrivare le prime indicazioni in tema di inflazione. Arriva, infatti, la lettura preliminare dei prezzi al consumo per la Spagna. In mattinata si guarda anche alle mosse della banca centrale svedese, che secondo le attese del mercato dovrebbe confermare i tassi al 4%. Da monitorare sempre per la zona euro la pubblicazione dei diversi indici di fiducia. Per gli Usa il calendario prevede due aste, ma anche l’intervento di Waller della Fed, con discorso sull’outlook economico.
Giovedì 28 marzo: raffica di dati Usa
Giovedì 28 marzo, ultimo giorno prima del lungo ponte pasquale, gli investitori guardano ad alcuni dati chiave come il Pil Uk ma anche il tasso di disoccupazione in Germania e i dati sulla fiducia di imprese e consumatori per l’Italia. Per gli Stati Uniti da cerchiare in rosso il Pil annualizzato e le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione. Previsto inoltre il Chicago PMI, le vendite in corso abitazioni, il dato sulla fiducia dei consumatori calcolato dall’università del Michigan e infine l’attività manifatturiera della Fed Kansas City.
Venerdì 29 marzo: Powell e Pce Usa nel radar
Mentre i mercati sono chiusi, sono attesi due appuntamenti di rilievo: uno è l’intervento del presidente della Fed Powell e l’altro è il Pce. Debach sottolinea che le attese sono per un aumento dello 0,4% nei prezzi Pce per febbraio, leggermente superiore allo 0,3% registrato a gennaio, con prezzi core che dovrebbero salire a un ritmo più moderato dello 0,3%. È inoltre previsto un aumento dello 0,4% nelle spese dei consumatori e un analogo avanzamento dei redditi. In calendario anche l’inflazione in Francia e Italia, e il reddito e la spesa delle famiglie negli Usa.