Market mover della settimana: verbali Fed e Bce (con nodo salari). Raffica di Pmi in arrivo e conti Nvidia
La nuova settimana sui mercati finanziari prende il via senza il faro di Wall Street, che oggi resterà chiusa per la festività del Presidents’ Day (Washington’s Birthday, ovvero la giornata del presidente. Calendario completo delle chiusure del 2024 a Wall Street). A partire da domani l’ottava sarà scandita da numerosi appuntamenti, tra cui i verbali delle due principali banche centrali mondiali ma anche i nuovi aggiornamenti sugli indici Pmi manifatturiero e servizi delle principali economie globali.
Capitolo banche centrali
Per le prossime riunioni delle banche centrali c’è ancora tempo, in uno scenario che vede allungarsi i tempi per il taglio dei tassi. “Le attese dei mercati sui tassi di interesse restano al ribasso, ma segnalano che la lenta decelerazione dei prezzi potrebbe indurre un ritardo: i future avevano previsto i tassi Fed e Bce fermi a gennaio (5,50% e 4,50%), ma ora il primo taglio è atteso per maggio, non più per marzo-aprile”, si legge nella congiuntura flash di febbraio 2024 pubblicata nei giorni scorsi da Confindustria.
E in vista dei prossimi meeting si guarda in settimana ad alcuni appuntamenti rilevanti in calendario nelle prossime giornate, a cominciare dalla pubblicazione di domani martedì 20 febbraio della Banca centrale europea (Bce) sulle negoziazioni salariali, un dato da monitorare in ottica delle potenziali ripercussioni che potrebbe avere sulle future decisioni monetarie.
Lagarde e la questione salari
Proprio di recente, intervenendo davanti al Parlamento europeo in occasione dell’audizione per i 25 anni dell’euro, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito la necessità di mantenere un approccio cauto in tema di all’allentamento monetario. E ha posto ancora una volta l’accento sulle pressioni salariali.
“La crescita dei salari continua a essere forte ed è attesa diventare un fattore sempre più importante delle dinamiche dell’inflazione nel corso dei prossimi trimestri, riflettendo la rigidità del mercato del lavoro e le richieste dei lavoratori, che chiedono di essere risarciti dall’inflazione”, ha dichiarato l’ex numero uno dell’FMI. “Le pressioni salariali del 2024 dipendono in particolare dall’esito dei negoziati in corso o in arrivo, che interessano una grande fetta di lavoratori dell’area euro”, ha sottolineato la presidente della Bce.
“Ha confermato la nostra visione secondo cui la Bce vorrà essere rassicurata sul fatto che la crescita salariale sia sotto controllo prima di iniziare a tagliare – commentano gli esperti di ING -. Riteniamo ancora che i mercati abbiano ragione a scontare un primo taglio a giugno, ma stanno sopravvalutando l’entità dell’allentamento totale, che prevediamo sarà di 75 pb contro 115 pb attesi”.
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I verbali di Bce e Fed e non solo…
Mercoledì è invece atteso l’arrivo dei verbali dell’ultima riunione di fine gennaio del Fomc, il braccio operativo della Fed. Le minute della prima riunione del 2024 della Bce verranno invece diffuse nella giornata di giovedì 22 febbraio. Molto attesi anche gli interventi dei funzionari della Fed che potrebbero fornire degli indizi sulle prossime mosse: nella sola giornata di giovedì sono in calendario i discorsi di: Jefferson, Bowman, Harker, Cook, Kashkari. E il giorno successivo quello di Waller (votante) sull’outlook economico.
Per chiudere la settimana in agenda anche la pubblicazione del sondaggio Bce sulle aspettative inflazione 1-3 anni e il discorso di Isabel Schnabel della Bce a Milano.
Raffica di Pmi in arrivo e occhio alle trimestrali con Nvidia
Tra i dati macro da cerchiare in rosso nel calendario nella giornata di giovedì i dati preliminari di febbraio dei Pmi servizi e manifattura delle principali economie della zona euro e nel pomeriggio gli stessi dati verranno diffusi negli Usa.
Lato societario, la stagione delle trimestrali procede in Europa ma si guarda ancora a Wall Street che nel corso dell’ottava presenterà i conti di Nvidia, previsti per mercoledì a mercati chiusi, il cui risultato – segnalano da Mps Capital Services – potrebbe condizionare l’andamento del settore tecnologico (e potenzialmente degli interi listini) nei giorni/settimane.
Anche secondo Gabriel Debach, market analyst di eToro, Nvidia è indubbiamente la società più attesa nel calendario. Di recente, il titolo del produttore di chip Usa ha scalato le classifiche dei prezzi negli ultimi 16 mesi circa, quintuplicandosi dall’ottobre 2022 grazie alla domanda crescente legata all’intelligenza artificiale generativa.
“Nel trimestre precedente, Nvidia ha riportato risultati finanziari eccezionali, con fatturato e profitti triplicati rispetto all’anno precedente – ricorda l’esperto -. Per il quarto trimestre, gli analisti si aspettano che la società registri un utile di 4,5 dollari per azione, in aumento rispetto a 88 centesimi per azione nello stesso periodo dell’anno precedente, con ricavi previsti a 20,4 miliardi di dollari rispetto ai 6,1 miliardi di dollari dello scorso anno”. E aggiunge: “Nonostante la crescita delle aziende nel settore dell’intelligenza artificiale, la capacità di Nvidia di mantenere il vantaggio della prima mossa sarà fondamentale per sostenere il prezzo del titolo in una tendenza al rialzo continua. Al momento, manca solo l’11% affinché Nvidia diventi un’azienda da 2.000 miliardi di dollari”.