Notizie Notizie Italia Mario Draghi blinda l’euro, mentre arriva nuovo alert short su bond italiani

Mario Draghi blinda l’euro, mentre arriva nuovo alert short su bond italiani

6 Giugno 2018 09:07

Mario Draghi blinda l’euro, in un contesto in cui lo spread BTP-Bund rimane ostaggio delle dichiarazioni del governo M5S-Lega e in cui l’alert sui bond italiani non è del tutto rientrato. I numeri parlano chiaro, almeno quelli compilati da Ihs Markit e riportati da Reuters.

Nei giorni scorsi – a parte l’eccezione di ieri, successiva al discorso proferito dal premier Giuseppe Conte, che ha confermato le misure di politica fiscale espansiva contenute nel contratto M5S-Lega – la tensione sugli asset finanziari italiani si era smorzata. Ma il pericolo è dietro l’angolo, se si considera che gli hedge fund sono ben lontani dall’aver allentato la presa contro i BTP.

Dai dati di Markit è emerso infatti che, nei mesi di aprile e maggio, la domanda di prestito di bond italiani, parametro utile per monitorare l’eventuale propensione a shortare il debito italiano, è salita di quasi un miliardo di dollari, dopo il rialzo di 8 miliardi di dollari che ha caratterizzato il primo trimestre del 2018.

Per la precisione, il valore dei BTP dati a prestito è aumentato dall’inizio di aprile di 959 milioni di dollari, a conferma di come gli hedge fund siano sempre più interessati a shortare i governativi italiani.

In particolare, “il 10% dei governativi italiani dati in prestito è sulla scadenza decennale, segnalando la convinzione degli hedge fund di un incremento futuro della spesa in deficit da parte del nuovo governo Lega-M5s”.

Intanto, in attesa della prossima riunione della Bce prevista a Riga, in Lettonia, il prossimo giovedì 14 giugno Mario Draghi, quasi in risposta al caos politico che ha devastato i mercati finanziari italiani e non solo, sulla scia dei timori rinnovati di un’uscita dell’Italia dall’euro, è tornato a blindare la moneta unica.

Il ruolo dell’euro come seconda valuta internazionale si è stabilizzato nel 2017 e nel complesso resta senza concorrenti come seconda valuta più importante nel sistema monetario internazionale”,  ha scritto il numero uno della Banca centrale europea nella prefazione del rapporto della Bce sulla divisa unica.

La prossima riunione della Bce sarà particolarmente cruciale, in quanto è molto probabile che sarà in quell’occasione che Draghi & Co. annunceranno la road map per la fine del Quantitative easing, il programma di acquisti di asset che, nel caso specifico dell’Italia, è stato ribattezzato scudo BTP. Con i suoi acquisti di bond italiani, di fatto, in questi anni la Bce ha difeso l’Italia dal rischio di nuovi attacchi speculativi.

Neanche la roccaforte QE è riuscita tuttavia a evitare il forte sell off che ha colpito il debito sovrano italiano nelle ultime settimane, e che ha portato lo spread a impennarsi fino a 340 punti base, a fronte di tassi decennali schizzati al 3,4%.

La reazione di ieri dello spread e dei mercati italiani al discorso proferito dal premier Giuseppe Conte al Senato, in vista del voto di fiducia, mostra come la situazione sia ancora precaria, e pronta a surriscaldarsi in qualsiasi momento.