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M&A, sostenibilità elemento chiave per le operazioni future

25 Settembre 2024 16:39

L’Europa accelera verso la sostenibilità grazie a una stretta regolatoria che trasforma il continente in un terreno fertile per le operazioni di M&A. Leader aziendali e investitori si concentrano sempre più suo fattori ESG, soprattutto nella catena di fornitura, sia per ragioni legali che reputazionali. L’entrata in vigore della direttiva CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) sta aumentando la domanda di esperti esterni per individuare rischi nascosti nelle supply-chain. Questo è il messaggio chiave che emerge dal rapporto realizzato sul tema dal team Forensic Investigations & Intelligence di RSM Corporate Finance.

Il panorama M&A in Europa

La ricerca mostra come il volume delle attività di M&A in Europa rimanga sopra i livelli pre-pandemia. Il 67% degli investitori prevede di effettuare una o più operazioni nei prossimi 12 mesi, con settori come l’industria e la chimica (28%), il consumo e tempo libero (22%), e l’energia (22%) in forte crescita. Germania e Spagna dominano le previsioni di crescita, mentre Italia e Grecia mostrano segnali più deboli.

L’importanza della sostenibilità e della CSDDD

L’entrata in vigore della direttiva CSDDD e della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) spinge le aziende verso pratiche di sostenibilità obbligatorie. Il 92% degli intervistati ritiene che queste normative renderanno l’Europa più attrattiva per gli investimenti. Tuttavia, le difficoltà di implementazione rimangono. La Germania, leader nel campo, sta affrontando queste sfide con successo, con il 93% delle aziende che considera efficaci le regolazioni nazionali.

Due diligence nelle supply-chain

Il 68% dei leader aziendali prevede di implementare processi di due diligence nella propria supply-chain nei prossimi due anni, concentrandosi su impatto globale, diritti umani e sostenibilità ambientale. La conformità legale rappresenta il vantaggio principale per il 57% degli intervistati, seguita dall’allineamento con i valori aziendali.

Esperti esterni e investigazioni aziendali

Il 91% degli investitori intende affidarsi a specialisti esterni per esaminare a fondo le catene di approvvigionamento.

Controversie commerciali, ristrutturazioni della catena di approvvigionamento e una maggiore attenzione regolamentare sull’integrità della supply-chain richiedono un metodo proattivo e dinamico” afferma Marianna Vintiadis, Partner & Head of Forensic Investigations & Intelligence di RSM Corporate Finance. “I risultati del report Chain Reaction confermano un trend che stiamo monitorando da qualche anno: cresce la necessità di indagini aziendali approfondite. In un contesto sempre più sotto esame è fondamentale rivolgersi a specialisti che vanno oltre le informazioni provenienti da dati pubblicamente accessibili con un approccio metodico e preciso che include check locali sui fornitori e sopralluoghi in tutto il mondo, non solo ad acquisizione già avvenuta, ma anche in fase di pre-transaction tramite una due diligence approfondita. Mentre il mercato europeo dell’M&A si trova ad affrontare questi cambiamenti, le aziende che danno priorità alla sostenibilità in tutte le loro operazioni e catene di fornitura emergeranno come i target più ricercati in questa nuova era di transazioni responsabili”.