M&A: Italia in fermento, INWIT-Vodafone il più grande deal dell’anno
Migliora l’attività di M&A in Italia nel terzo trimestre, segnando il più forte trimestre per valore dal quarto trimestre del 2018. A dirlo una ricerca di Mergermarket, fornitore di dati e intelligence di M&A, i cui dati sono stati resi noti in occasione del 12º Forum Annuale M&A e Private Equity di Milano del 6 novembre. Dalla ricerca emerge che nel terzo trimestre sono state registrate 146 operazioni per un valore di 11,6 miliardi di euro, spingendo il valore da inizio anno a 24 miliardi di euro per un totale di 423 operazioni, in calo del 45,7% del valore rispetto allo stesso periodo del 2018 (44,1 miliardi di Euro). Il rallentamento delle operazioni di M&A rispecchia quello della produzione europea, che si è ridotta di circa del 25% rispetto al 2018.
Il più grande deal di quest’anno è quello tra INWIT e Vodafone
I movimenti più significativi si segnalano nei settori delle telecomunicazioni, Energia e Utilities che, dice la ricerca, hanno contribuito ad accrescere l’attività di questo trimestre. Nel dettaglio brilla l’operazione di 5,3 miliardi di euro tra Telecom Italia, attraverso la sua controllata INWIT, e Vodafone, configurando il più grande deal di quest’anno, e il secondo più grande target del settore delle telecomunicazioni in Italia dal 2016. In generale, la maggior parte dell’attività è stata generata dalla contrattazione interna, con 14,6 miliardi di euro erogati in 259 operazioni tra imprese italiane, rispetto a 9,3 miliardi di euro e 164 operazioni attribuibili agli investimenti esteri, la prima volta dal 2016 in cui l’attività di M&A nazionali hanno superato il valore in entrata.
Come contraltare però le attività di private equity hanno registrato un rallentamento nel terzo trimestre con 28 acquisizioni per un valore di 648 milioni di euro registrando il valore trimestrale più basso dal quarto trimestre del 2016 (22 acquisizioni, 673 milioni di euro). Le cifre di quest’anno ammontano registrano 84 acquisizioni per un valore di 4,9 miliardi di euro, rispetto ai 15,2 miliardi di euro e alle 77 operazioni dello scorso anno. Massimo Benedetti, PwC Deals Leader ha commentato: “Ci aspettiamo che il mercato M&A in Italia rimanga sostenuto nel 2021 da un serie di fattori favorevoli. Brexit ha spostato parte del focus dal Regno Unito all’Europa continentale. La ricerca di rendimento da parte del private equity anche tramite un processo di build up in un mercato ancora frazionato dovrebbe beneficiare il mercato italiano . Prevediamo infine in aumento le attività derivanti dal ridisegno di taluni grandi gruppi italiani con dismissioni o alleanze esterne per business units ritenute non strategiche.”
Ma nel valutare nuove acquisizioni è bene non sottovalutare la componente cyber come afferma Marianna Vintiadis, responsabile Kroll per il Sud Europa ha partecipato questa mattina al 12esimo Forum italiano dedicato al Pivate Equity promosso da Mergermarket. “Stiamo andando sempre più verso una società 4.0 dove la connettività, anche all’interno delle aziende, è ormai un must have che coinvolge tutti i settori. Maggiore connettività, però, implica anche una maggiore predisposizione a un rischio che le aziende italiane non sono ancora pronte ad affrontare” afferma Vintiadis.