LVMH vuole Tiffany, ma premio del 22% non basterà. Ferragamo guida rally titoli lusso
Settore del lusso verso un nuovo round di M&A. Nel mirino questa volta è finita Tiffany & Co. con un’offerta da parte di LVMH che stando ai rumor valuterebbe il gruppo Usa circa 14,5 miliardi di dollari. Il gruppo del miliardario Bernard Arnault ha contattato Tiffany con una proposta di acquisizione tutta in contanti che valuta il gioielliere a circa 120 dollari per azione, pari a circa il 22% in più rispetto al prezzo di chiusura del 25 ottobre (la capitalizzazione di Tiffany è poco sotto i 12 mld di dollari). Tiffany si sarebbe rivolta ad alcune case d’affari per valutare l’offerta pervenuta a inizio mese e secondo quanto riportato dal Financial Times di ieri sarebbe propensa a rispedirla al mittente perchè ritenuta troppo bassa.
Valutazione inferiore ai top di Tiffany nel 2018
Nel luglio del 2018 le quotazioni di Tiffany avevano toccato a Wall Street un picco a 139,50 dollari. Le azioni Tiffany sono aumentate quest’anno del 22%, mentre LVMH segna un +49%, con capitalizzazione di mercato di circa 193 miliardi di euro. In caso di successo, l’acquisto sarebbe il più grande affare per Bernard Arnault, l’uomo più ricco d’Europa, permettendo al colosso transalpino di crescere nel mercato statunitense.
LVMH è relativamente debole nel settore gioielli dove vanta il marchio Bulgari. L’operazione Tiffany permetterebbe di competere in maniera più serrata con la svizzera Richemont SA, che detiene i marchi Cartier e Van Cleef & Arpels. I gioielli firmati crescono al ritmo di circa il 6% all’anno, circa 200 punti base più veloci degli orologi di fascia alta.
Corrono i titoli del lusso, Ferragamo la migliore del Ftse Mib
Non manca la reazione in Borsa dei titoli del settore. Oggi il titolo LVMH si muove in rialzo dell’1% e la possibile nuova ondata di M&A sta spingendo al rialzo i titoli del lusso con Richemont SA che sale dell’1,7% e a Piazza Affari si muove bene Salvatore Ferragamo (+3,4% a 16,88 euro), che in passato era stata indicata come una possibile preda di uno dei colossi del lusso. In particolare esattamente 12 mesi fa la morte della moglie del fondatore aveva acceso i riflettori su una possibile cessione del controllo da parte della famiglia Ferragamo a qualche player globale quali le big francesi (Lvmh e Kering), Michael Kors (che lo scorso anno ha acquistato Versace) o un fondo di private equity.