Lusso frena in Europa: anche Morgan Stanley è cauto, giù le stime
Il settore del lusso resta sotto osservazione sui mercati europei dopo la revisione al ribasso delle stime da parte di Morgan Stanley che è orientata alla prudenza. Indicazioni che stanno mettendo sotto pressione alcune big del settore, tra cui le francesi Kering e Lvmh che cedono rispettivamente il 2,3% e 1,6% sulla Borsa parigina, giù anche la svizzera Richemont (-2,5%). Frenano anche i titoli del lusso a Piazza Affari, con Moncler, Ferragamo e Tod’s che perdono oltre il 3%.
Lusso, Morgan Stanley stime ridotte
In un report dal titolo “Will the first cut be the deepest?”, gli esperti di Morgan Stanley guidati da Edouard Aubin hanno rivisto al ribasso le loro previsioni di crescita organica per la maggior parte delle aziende del lusso per la seconda metà dell’anno e hanno anche ridotto le stime sui profitti del 2024 in scia al calo del mercato (si tratta della prima sforbiciata delle stime del settore dall’estate 2020). In particolare, nel report che porta la data di oggi gli esperti hanno ridotto di circa il 6% le stime sull’utile per azione (Eps) dell’intero comparto per l’anno prossimo e indicano un costo di capitale più elevato.
“Riduciamo le nostre previsioni di crescita organica di 200-800 punti base per la maggior parte dei players nel terzo e quarto trimestre 2023”, segnalano ancora gli esperti spiegando che la domanda si è raffreddata (e in alcuni casi è stata negativa) da parte di un numero di paesi chiave per i beni di lusso personali (Usa e Corea), mentre la domanda dei cittadini cinesi si è ripresa dal lockdown Covid (nel complesso la spesa è diminuita di circa il 12% nel 2022).
Se si guarda al 2024, Morgan Stanley stima una frenata della crescita a +4%, con i cittadini cinesi che rappresenteranno quasi tutta la crescita del settore, mentre la spesa degli europei sarà negativa nell’ultimo trimestre dell’anno, restando tale per la maggior parte del 2024.
Morgan Stanley non è però una voce fuori dal coro, anzi. È una delle ultime banche d’affari ad avere invitato alla cautela sul fronte de lusso europeo. Prima di lei, come citano da Bloomberg News, gli strategist di Jefferies e Goldman Sachs hanno parlato di “tempi difficili in vista” per il comparto.
Promossi e bocciati
Tra i singoli titoli gli analisti di Morgan Stanley hanno mantenuto la raccomandazione ‘overweight’ su LVMH, promosso Prada a ‘overweight’ e portato la valutazione di Richemont a ‘Equal-weight’ dal precedente ‘overweight’ con un target price che cala 138 franchi svizzeri da 180. Tra le italiane, Moncler vede il target price scendere da 69 a 64 euro, mentre quello di Tod’s cala a 30 da 34 euro.
Ferragamo, Equita taglia tp
Il 19 ottobre Salvatore Ferragamo annuncerà i risultati relativi al fatturato del terzo trimestre (i numeri verranno pubblicati a mercato chiuso). “Ci aspettiamo un altro set di numeri piuttosto deboli, data la fase di transizione in atto e complice anche il rallentamento del contesto di mercato”, segnalano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy con target price che cala del 5% a 16,2 euro. Gli esperti sottolineano che “l’execution sul rilancio è stata meno rapida di quanto inizialmente auspicato, ma una inversione delle tendenze nel quarto trimestre potrà aumentare la visibilità su una forte accelerazione degli utili dal 2024 in poi, in un contesto invece di normalizzazione delle crescite di settore”.