Lufthansa incrementa previsioni su Ebit adjusted 2022 con forte domanda di viaggi aerei
Deutsche Lufthansa ha alzato le stime sul reddito operativo rettificato del full year 2022 a 1,5 miliardi di euro, rispetto al precedente obiettivo superiore a 1 miliardo. Il titolo avanza del 3,0% a 7,93 euro, sui massimi da marzo 2021, con un progresso del 28% da inizio anno.
Forte domanda e utili sopra le attese a ottobre e novembre
A supporto della revisione del target, il Gruppo cita innanzitutto la forte domanda di viaggi aerei, con rendimenti medi nel settore dei passeggeri ben al di sopra del livello pre-crisi.
Inoltre, Lufthansa Cargo (attiva nel trasporto merci e servizi logistici) e Lufthansa Technik (servizi di manutenzione e riparazione) dovrebbero raggiungere risultati record nell’esercizio in corso.
La performance degli utili di ottobre e novembre, aggiunge il Gruppo, ha superato le aspettative e la situazione delle prenotazioni per i prossimi mesi indica la prosecuzione del trend positivo del business passeggeri del Gruppo.
Prosegue la ripresa del trasporto aereo
L’innalzamento delle stime da parte di Deutsche Lufthansa rappresenta un importante segnale di ripresa del settore, tra i più colpiti dalla crisi del Covid e dalle conseguenti restrizioni ai trasporti per arginare i contagi.
“Questa è un’ulteriore prova che la domanda di viaggi rimane resiliente e ci aspettiamo che altri vettori europei sperimentino tendenze simili”, sottolineano gli analisti di Bernstein.
International Airlines Group, società madre di British Airways, ha dichiarato che prevede di ripristinare quasi interamente la capacità di passeggeri rispetto ai livelli pre-pandemia all’inizio del 2023, grazie alla tenuta della domanda di viaggi nonostante l’elevata inflazione che rende più oneroso il costo della vita in tutta Europa.
Anche le compagnie aeree low cost come EasyJet stanno incrementando la capacità, scommettendo sul fatto che gli europei continueranno a privilegiare i viaggi di piacere a prezzi accessibili rispetto ad altre spese discrezionali.
IATA prevede ritorno all’utile per il settore nel 2023
L’industria aeronautica è in via di guarigione dopo aver subito perdite per circa 190 miliardi di dollari durante la pandemia, con una ripresa dei viaggi negli Stati Uniti che sta compensando l’impatto delle restrizioni Covid-19 in vigore in Cina.
Secondo le più recenti stime, l’International Air Transport Association (IATA) prevede un ritorno alla redditività per l’industria aerea globale nel 2023, man mano che le compagnie aeree riusciranno a ridurre le perdite derivanti dagli effetti della pandemia di COVID-19 sulle loro attività nel 2022.
Nel dettaglio, nel 2023 le compagnie aeree dovrebbero registrare un utile netto pari a 4,7 miliardi di dollari, con un net margin dello 0,6%. Si tratterebbe del primo profitto dal 2019, quando i profitti netti del settore erano pari a 26,4 miliardi (con una marginalità sui ricavi complessivi del 3,1%).
Il 2022 dovrebbe invece concludersi con una perdita netta aggregata di 6,9 miliardi di dollari, in miglioramento rispetto alla precedente stima di giugno pari a 9,7 miliardi e ai risultati del 2020 (-137,7 mld) e 2021 (-42 mld).