L’importanza della diversificazione del portafoglio: i consigli di due campioni del trading
Diversificare (il portafoglio) è una regola aurea nel mondo degli investimenti. Un concetto ripreso anche da due campioni del trading, l’italiano Andrea Unger e l’americano Kevin Davey, che nel corso di un summit autunnale organizzato dall’Unger Academy, hanno indicato una rotta da seguire nel trading.
I vantaggi della diversificazione
E la risposta è nella diversificazione del proprio portafoglio. “Diversificare gli investimenti può aiutare a ridurre il rischio complessivo del proprio portafoglio”, ha affermato Andrea Unger secondo cui investendo in una varietà di strumenti finanziati appartenenti a diverse asset class, settori e tipologie, è possibile sfruttare un numero maggiore di opportunità di guadagno riducendo al contempo l’impatto delle perdite sul portafoglio.
Secondo l’esperto difatti, “disponendo di una buona varietà di strategie e investimenti, risulta infatti più semplice compensare le perdite di un investimento con i guadagni di un altro. Nella pratica, questo approccio risulta dunque essenziale per proteggersi dagli effetti negativi di improvvise fluttuazioni del mercato e altri eventi imprevisti che altrimenti potrebbero causare perdite talvolta anche significative”.
Altro vantaggio della diversificazione è che può aiutare, nel tempo, a ottenere un rendimento più costante. Unger precisa che “a tale scopo è importante fare affidamento su una metodologia di trading che consenta di operare contemporaneamente su un gran numero di strumenti finanziari, su orizzonti temporali diversi e con logiche e strategie differenti”.
La metodologia di cui parlano i due esperti si basa sul trading algoritmico, o sistematico, ossia un approccio in cui tutte le operazioni si basano su regole prestabilite e testate a monte sui prezzi passati dei mercati, così da determinarne l’efficacia statistica.
Per diversificare occorre “una mentalità aperta”
La diversificazione significa essere alla continua ricerca di nuove opportunità di trading. Esistono numerosi mercati e strumenti su cui operare e alcuni vengono ampiamente utilizzati da anni dal pubblico retail, come azioni, future, valute e commodity, mentre altri hanno iniziato a prendere piede solo di recente, sia per la loro recente nascita (criptovalute) sia per la maggior accessibilità grazie a software e strumenti dedicati (opzioni e derivati della volatilità). E, per una corretta diversificazione, secondo Unger è fondamentale sfruttare ciò che ogni strumento ha da offrire, sempre operando in modo logico e sistematico: “Le nostre ricerche più recenti si concentrano proprio su strumenti meno noti e diffusi, come criptovalute, opzioni e volatilità, allo scopo di renderli accessibili a chiunque voglia migliorare la diversificazione del proprio portafoglio.”
In conclusione, i due esperti sottolineano un principio fondamentale quando si tratta di investire, ossia l’importanza di “avere una mentalità ‘aperta’ e duttile, ma sempre operando con buon senso e con un costante controllo del rischio”.