Leonardo sigla jv con i tedeschi di Rheinmetall. La reazione del titolo
Tra le storie di giornata a Piazza Affari c’è anche Leonardo. Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi il colosso della Difesa, guidato da Roberto Cingolani, ha l’accordo raggiunto con la tedesca Rheinmetall, una intesa che mira a suggellare la loro alleanza negli armamenti terrestri con l’esercito italiano che verrà dotato di nuovi carri armati e veicoli da combattimento.
La joint venture tra il gruppo italiano della Difesa e la Rheinmetall arriva oggi dopo la firma a luglio scorso del corrispondente Memorandum of Understanding (MoU) e in base ad essa è stata concordata una ripartizione del lavoro 50:50, con il 60% delle attività da svolgere in Italia, incluso integrazione, test di omologazione, attività di consegna e supporto logistico.
A Piazza Affari, seduta volatile per Leonardo che dopo una partenza positiva è scivolato in territorio negativo e ora sta provando a rialzare la testa.
Nasce Leonardo Rheinmetall Military Vehicles
In base agli accordi, Rheinmetall e Leonardo saranno azionisti paritari (50% ciascuno) della nuova società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV), che avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia. Il perfezionamento degli accordi e la costituzione della società, attese entro il primo trimestre 2025, sono soggetti alle usuali autorizzazioni regolamentari per operazioni di questa natura.
Obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (AICS) nell’ambito del programma per i sistemi terrestri dell’Esercito Italiano. Previsto anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, da ingegneria e da posaponti.
Il Panther KF51 sviluppato da Rheinmetall costituirà la base per il nuovo carro armato che sostituirà l’Ariete nell’esercito italiano. Il programma italiano dell’AICS prevede l’acquisizione futura di oltre 1.000 sistemi di combattimento corazzati in 16 varianti. Oltre al classico veicolo da combattimento di fanteria, ci saranno versioni antiaeree (Skyranger), da ricognizione e anticarro. Tutti i modelli avranno un design modulare e il veicolo da combattimento di fanteria Rheinmetall Lynx costituirà la base tecnologica.
Le caratteristiche della Joint venture
Nell’ambito dei programmi MBT e AICS, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione delle armi saranno sviluppati e prodotti da Leonardo secondo i requisiti del cliente italiano. Rheinmetall ha già una vasta presenza in Italia operando con tre marchi e con un totale di circa 1.500 dipendenti in cinque siti in Italia per circa 1 miliardo di euro di vendite.
Armin Papperger, CEO di Rheinmetall AG ha commentato: “Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri. Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa, uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia”.
Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha invece dichiarato: “Si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale”.
La view degli analisti su Leonardo
Da inizio anno il titolo Leonardo ha messo a segno un rialzo di circa il 40%, tra i maggiori rialzi da inizio anno del Ftse Mib. Attualmente il consenso Bloomberg vede 15 buy, 3 hold e 1 sell sul titolo con un target price medio a 26,51 euro, con un rendimento potenziale del 25,8%.