Leonardo scatta in Borsa dopo alleanza con Rheinmetall nella difesa terrestre. Cosa prevede l’intesa
Titolo Leonardo sotto osservazione a Piazza Affari dopo l’annuncio della joint venture con i tedeschi di Rheinmetall. Dopo le anticipazioni di inizio settimana, è arrivata l’ufficializzazione: Leonardo e Rheinmetall pongono le basi per una alleanza strategica nel settore degli armamenti terrestri. Il primo passo è stato compiuto oggi con la firma del MoU (Memorandum of Understanding), volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica che ha l’obiettivo di sviluppare un approccio industriale e tecnologico di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre.
Un’ufficializzazione che arriva a poche settimane dall’annuncio dello stop alle trattative con Knds per la creazione di una alleanza strategica.
In una giornata dominata dal comparto bancario in Borsa il titolo Leonardo cerca di farsi largo e si posiziona sul podio: ora l’azione viaggia al rialzo di oltre il 3% sorpassando la soglia dei 22 euro, alle spalle di Banca Montepaschi Siena e Bper Group.
Leonardo e Rheinmetall uniscono le forze
E’ stato definito un accordo strategico per lo sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre. La lettera d’intenti, siglata oggi tra Leonardo e Rheinmetall, punta a dare vita a nuova Joint Venture paritetica che punta a sviluppare un approccio industriale e tecnologico di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre.
“L’accordo è finalizzato allo sviluppo industriale e alla successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armoured Infantry Combat System (AICS) in seno ai programmi dei sistemi terrestri dell’Esercito italiano”, si legge nel comunicato congiunto delle due big europee.
In particolare, la joint venture, con sede in Italia, sarà il lead system integrator, prime-contractor e system integrator, in entrambi i programmi italiani MBT e AICS e definirà anche la roadmap per la partecipazione nel futuro Main Ground Combat System (MGCS) europeo (ovvero il futuro carro armato pesante europeo).
E ancora le due società segnalano che nei programmi MBT e AICS, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione dei sistemi di armamento saranno sviluppati e prodotti da Leonardo in base ai requisiti richiesti dal committente italiano. Le tecnologie sviluppate costituiranno la base per lo sviluppo del futuro MBT europeo (MGCS) e delle nuove versioni rivolte all’export internazionale. Con il Panther, carro armato di nuova concezione, e il nuovo veicolo da combattimento della fanteria Lynx, Rheinmetall dispone di un’adeguata tecnologia di base su cui costruire entrambi i programmi.
Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%. L’attuazione del MoU siglato oggi sarà soggetta alla preventiva approvazione delle Autorità di regolamentazione competenti, tra cui la Commissione Europea e le rispettive Autorità nazionali garanti della concorrenza
Cingolani: “contributo fondamentale verso creazione spazio difesa europeo”
Per Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, “Le sinergie industriali e tecnologiche tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare carri armati e veicoli di fanteria all’avanguardia. Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale verso la creazione di uno spazio della difesa europeo”.
“Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologia della difesa, stanno unendo le forze per realizzare progetti ambiziosi. Vogliamo stabilire insieme nuovi standard e aprire le porte a una nuova generazione di tecnologie all’avanguardia per veicoli da combattimento, in e per l’Europa. In questo modo ci rivolgiamo al mercato italiano e ad altri paesi partner che hanno bisogno di modernizzazione nel campo dei sistemi di combattimento”, ha invece dichiarato il numero uno del gruppo tedesco Armin Papperger.
Stop alle trattative con Knds
“Un accordo positivo che risolverebbe in tempi rapidi l’impasse che si era creata dopo l’annuncio dello scorso 11 giugno dello stop alle negoziazioni n corso con Knds “, scriveranno ieri gli analisti di Equita, commentando le indiscrezioni della stampa.
A sei mesi esatti dall’annuncio delle trattative, a giugno Leonardo aveva annunciato al mercato che “nonostante gli sforzi profusi, le trattative con Knds per definire una configurazione comune per il programma Main Battle Tank dell’Esercito Italiano e per sviluppare una più ampia collaborazione industriale sono state interrotte”.
Nella stessa nota il gruppo della difesa italiano ha confermato “il proprio impegno nel fornire all’Esercito Italiano una soluzione performante, interoperabile e aggiornata, che soddisfi le esigenze attuali e rimanga ben posizionata per gli sviluppi futuri verso il Main Ground Combat System, anche attraverso la cooperazione con altri qualificati partner internazionali”.