La soluzione politica per rilanciare l’Eurozona e il mercato unico
Come rilanciare l’Eurozona? Secondo la stampa, la Cancelliera tedesca Angela Merkel starebbe valutando la possibilità di creare un “governo economico dell’Eurozona, capace di emettere anche titoli propri” per finanziare gli investimenti.
Dopo la sciagurata seduta di ieri i mercati azionari hanno espresso in maniera manifesta di non gradire lo stallo politico, in particolar modo sull’Italia, ma anche per quanto riguarda un’Europa azzoppata dalla Brexit e senza il sostegno degli Usa dopo lo strappo avvenuto lo scorso weekend all’interno del G7. “Riproporre un’ipotesi del genere (Eurobond, bilancio e Ministero delle Finanze unico, ndr) potrebbe risultare una carta vincente”, ha commentato un analista interpellato da Borse.it.
Il dissenso espresso nei confronti dell’ipotesi ventilata dalla stampa di elezioni anticipate nel Belpaese ha zavorrato le contrattazioni a Piazza Affari e neanche le parole pronunciate nel pomeriggio dal presidente della Bce Mario Draghi, in audizione alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento Europeo, hanno alleviato la massiccia dose di vendite che ha colpito il fragile sistema bancario tricolore.
La crescita dell’Eurozona sempre più solida, ma i stimoli monetari sono ancora necessari. Questo in una frase il succo del discorso del numero uno della Bce che ha inoltre espresso timori nei confronti delle politiche protezionistiche portate avanti dal presidente Usa Donald Trump.
L’ipotesi di un debito comune non è nuova ai mercati ed è stata oggetto di aspre critiche già nel passato, soprattutto di matrice tedesca. Con questa ipotesi però potrebbero rasserenarsi momentaneamente gli animi e diminuire le pressioni sul debito dei Paesi periferici, che ben presto potrebbero risentire (nonostante le parole rassicuranti di Draghi) di un rallentamento o graduale rimozione degli stimoli monetari in corso.