La crisi di Governo frena Piazza Affari. I bancari in balia dello spread che sfonda 230
La crisi di Governo ufficialmente aperta dal vicepremier Matteo Salvini manda in rosso Piazza Affari e spinge al rialzo lo spread. Sotto il peso dei bancari (che sono già stati sospesi per eccesso di ribasso) l’indice Ftse Mib continua a perdere terreno e attorno alle 9.30 cede quasi il 2% a quota 20.439,71 punti. In volata lo spread che passa dai circa 210 punti di ieri a oltrepassare i 230 questa mattina. Tra gli appuntamenti di oggi c’è l’asta del Tesoro di titoli annuali per 6,5 miliardi, ma soprattutto il giudizio dell’agenzia di rating Fitch sull’Italia. La sua valutazione, attualmente al gradino BBB-, potrebbe peggiorare viste le crescenti difficoltà politiche.
Pesanti sotto pressione con rialzo spread
Bancari pesanti con ribassi di oltre il 5% per Banco Bpm, cali di circa il 4% per Ubi Banca e Bper. Tra i migliori Atlantia (+1,58%) che già ieri ha iniziato a correre sull’onda delle tensioni politiche all’interno della maggioranza di governo con la possibile rottura dell’asse M5S-Lega. Una caduta del governo potrebbe cambiare gli scenari per il gruppo guidato da Giovanni Castellucci, con elezioni anticipate e un futuro governo senza i 5S – fermi sostenitori della revoca della concessione autostradale dopo il crollo del Ponte Morandi risalente a un anno fa – che renderebbe più remoto uno scenario negativo per la società che gestisce la rete autostradale. Tra i pochi segni positivi in avvio quello di Amplifon e Stm.
Escalation dopo il voto sulla Tav, spaccatura e voto anticiato
Le ultime 48 ore con le novità arrivate dalla politica, con la crisi in atto, dettano il ritmo della Borsa di Milano. Dopo il duro affondo della Lega, è arrivata a tarda sera la conferenza stampa del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a confermare che non si dimetterà dopo una giornata convulsa che ha portato al concretizzarsi della rottura tra Lega e M5s. Conte chiarisce la sua posizione: “Farò in modo che la crisi sia la più trasparente della vita repubblicana. Non spetta al ministro dell’Interno deciderne i tempi o convocare le Camere”.
Intanto il leader della Lega vuole che le elezioni abbiano luogo il prima possibile. “Prima si fa e meglio è – ha detto Salvini da Pescara – e ogni giorno che si perde è un giorno che fa male al Paese. Non vorrei che ci fosse qualcuno che vuole andare per le lunghe”. L’ipotesi più probabile è di elezioni il 20 ottobre. La goccia a far traboccare il vaso è stato il voto del 7 agosto sulla Tav. Il Senato ha infatti respinto la mozione del M5S sull’opera, votando a favore della realizzazione.
Ottobre caldo sui mercati
La politica italiana è tornata prepotentemente al centro della scena e nei radar dei mercati e degli investitori. Con la crisi di governo ufficialmente aperta dal vicepremier, Matteo Salvini. “Matteo Salvini ha chiesto elezione anticipate, e i rendimenti dei titoli di stato italiani sono tornati a salire bruscamente sulla prospettiva che potremmo vederlo trionfare come primo partito in un imminente voto – commenta Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets UK – un evento che potrebbe aver luogo già a ottobre, poco prima dell’uscita programmata del Regno Unito dall’Unione Europea. Ottobre potrebbe essere un mese interessante”.